Care amiche di Teramo

Non è più sopportabile non e più accettabile Fino a quando dovremo tollerare che la violenza sessista, manifesta, denunciata, pericolosa possa inondare le nostre vite e uccidere ancora una volta ?   Violenza di poco conto ? La vita di donne e bambine può essere minacciata e restare insignificante? Può un cavillo giuridico, trasformare la vita di una donna in un incubo?

Quando la legge diventa cieca è ottusa, e quando chi deve farla applicare appare noncurante delle persone e della loro vita, non è più legge, è oltraggio! Perché non sono soltanto le inascoltate denunce ad uccidere le donne ma anche la denegata giustizia quando il colpevole è noto.   Perché 20 anni non sono bastati al tribunale di Torino per fissare la data di una udienza, per far condannare lo stupratore di una bimba di sette anni, e davvero non bastano le scuse a fronte della prescrizione sopraggiunta quando lei ne ha 27, di anni.

Queste son situazioni “per fortuna” non diffuse sentenziò il CSM!  e puntuale il 9 marzo sempre a Torino la nuova “situazione non diffusa”…perché 20 anni- meno sette giorni alla prescrizione – sono stati necessari per condannare in contumacia a una pena di 3 anni e sei mesi – lo stupratore di una piccola undicenne che nel frattempo si è suicidata.  Lui libero all’estero, lei morta suicida.  Una sentenza che oltraggia, prima ancora della piccola donna, la legge stessa e il tribunale che l’ha emessa in nome del POPOLO italiano , a nome nostro !!!

E più della violenza può l’insignificanza!  roba di poco conto, le morte in fin dei conti, sono soltanto donne…  questo pare sotteso al mancato intervento negli oltre 100 casi di femminicidio che tanti bravi mariti, fidanzati, “corteggiatori”, amici, commettono ogni anno in Italia, malgrado segnalazioni e denunce.   Ma se la nostra vita vale meno del furto di una bici , che ti porta dritto in galera anche ad 80 anni, è tempo di arrestare questa insana deriva. !

Come Associazione Power and Gender chiediamo che si adegui al reato GRAVE E IMPRESCRITTIBILE una procedura urgente e una sentenza rapida.   Se la tua vita è minacciata da un licenziamento ingiusto sul lavoro, da un provvedimento discriminatorio, è possibile ricorrere d’urgenza alla magistratura (Art.700- Procedimento d’urgenza) che immediatamente interviene.  Chiediamo come Associazione, insieme alle associazioni aderenti all’ AFFI , un articolo 700 contro la violenza, di verificare la fattibilità di questa proposta e vi chiediamo di unire tutte le forze per ottenerla.

Irene Giacobbe  Presidente Associazione  POWER and GENDER federata A.F.F.I.   www.power-gender.org