A Taranto, era da tempo che non si vedeva la piazza principale, p.zza della
Vittoria, praticamente piena di donne, più di 800. Le presenze erano per una
parte di ex di movimenti che si ritrovano nelle occasioni “storiche”,
un’altra, la più grande, di donne non organizzate, un’altra “istituzionale”
(sindacaliste, consigliere comunali, del Pd); ragazze non molte.Noi all’interno di questa manifestazione ci siamo create{{ uno spazio
autonomo,}} benchè il materiale che portavamo l’abbiamo dato a tutte.

Appena arrivate, abbiamo piazzato la macchina in un punto centrale, di buon
passaggio, messo 2 striscioni: uno con il detto egiziano sul faraone,
l’altro “sciopero delle donne” e varie locandine “uomini che odiano le
donne” e anche Mubarak e Berlusconi che si tenevano per mano…
Questa nostra “entrata”, non omologata con la manifestazione
ufficiale/autorizzata, ha subito {{dato nell’occhio alla polizia }} che ha
cercato di far spostare la macchina, minacciando di chiamare il carro
attrezzi, pretendendo di vedere i nostri documenti, ecc.

Ma, suo malgrado, ci “ha dato una mano”… perchè noi abbiamo subito preso
il megafono e denunciato alle tante altre donne che stavano vicino o
passavano come la polizia anche nella giornata del 13 cercasse di mettere i
bastoni tra le ruote alla mobilitazione delle donne; questo ha subito creato
{{un grosso capannello, con donne e anche uomini che ci davano ragione}} e
dicevano alla polizia di smetterla; anche in un altro momento quando la
polizia insisteva per avere i nostri nominativi e che ci spostassimo,
abbiamo fatto appello alle donne e abbiamo praticamente insieme mandato i
poliziotti a “quel paese”…

Tutto questo ha creato attenzione, solidarietà, benchè ha chiaramente fatto
incazzare un pò i poliziotti – che si sono sentiti “offesi”, (vi era anche
una donna poliziotta) dicendo che noi al megafono li avevamo presi in giro,
ridicolizzati verso la gente. Ma poi non hanno fatto più nulla e si sono
allontanati.
Quindi, la nostra immediata ribellione e determinazione aveva ottenuto
effetto!

Abbiamo poi continuato a fare brevi interventi al megafono anche quando una
parte delle donne – soprattutto quelle istituzionali – ha fatto un piccolo
corteo di un 100 metri, perchè tante altre sono rimaste in piazza. A parte
il sostegno alla denuncia che facevamo di Berlusconi e di tutti gli attacchi
alle donne da parte di governo, padroni, Stato, tante donne hanno espresso
accordo anche sulla {{critica alla falsa opposizione}}, come ad alcune esponenti
sindacali, consigliere comunali, del Pd che avevano promosso l’iniziativa
del 13 ma che quando a Taranto le lavoratrici, disoccupate, le donne nei
quartieri lottano, quando ci mobilitiamo contro le violenze sessuali, per
Joy, non si vedono mai.

Ora, dobbiamo {{dare continuità a questa buonissima partecipazione }} che c’è
stata anche a Taranto, dove da tantissimi anni non si vedeva una
mobilitazione delle donne.
Da domani faremo una affissione della locandina che inviamo in allegato
[[un milione in piazza il 13 febbraio
e ora non ci fermiamo…
facciamo cadere Berlusconi !
8 marzo da ogni posto
di lavoro, scuola, casa,
di nuovo di più
nelle piazze!
costruiamo insieme lo
sciopero delle donne
tutta la vita deve
cambiare!
Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario – mfpr@libero.it
_ immagine da blog.panorama.it, riportata sul volantino]] – , sui
posti di lavoro, nei corsi di formazione dei Disoccupati Organizzati, nei
quartieri, davanti alle scuole.
Stiamo facendo appello ad {{un’assemblea per decidere insieme la mobilitazione
per l’8 marzo.}}

E comunque{{ la sera del 7 marzo }} durante il corso che fanno le disoccupate,
all’interno di una delle strutture del corso faremo la {{proiezione del film}}
{“We want sex”}, facendo venire le disoccupate dalle altre 2 strutture, e
altre lavoratrici, donne. Una cosa assolutamente non usuale durante un corso
di formazione.

{{Le compagne del MFPR Taranto}}