Le rappresentanti dei governi di Canada, Giappone, Stati Uniti, Germania, Francia e Gran Bretagna rimarrano a Taormina fino al 16 novembre.  Parteciperà, inoltre, la Commissaria europea per la giustizia, la tutela dei consumatori e l’uguaglianza di genere Vera Jourová.  A presiederlo sarà la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega alle Pari Opportunità, Maria Elena Boschi.

Il lavoro di questi 3 giorni  sarà incentrato sull’empowerment economico delle donne quale motore della crescita e dello sviluppo globale, e indicatore di benessere sociale. Seguendo la road map adottata lo scorso maggio dai leader del G7 per la promozione della parità di genere, le ministre, stando ai comunicati stampa, affronteranno due principali temi: la riprogettazione del mercato del lavoro e del sistema di welfare per liberare il potenziale femminile sia in ambito economico che politico. L’empowerment  economico delle donne viene visto come strumento di prevenzione e di lotta alla violenza di genere, nonché di contrasto al fenomeno della tratta delle donne e delle bambine migranti.

Dopo foto di gruppo e pranzo, in serata, è previsto il trasferimento a Catania, al Teatro Massimo Bellini, per assistere all’esibizione straordinaria dell’étoile del Teatro della Scala di Milano Roberto Bolle per il G7 Pari Opportunità.

Intanto da Catania, da Palermo  molte donne  si stanno mobilitanto per contestare  l’iniziativa a Taormina.

Queste alcune sigle e nomi: Femministorie, Open Mind lgbt, La Città Felice , La Ragna-Tela, Le Rebeldesse, Centro Sociale Autogestito Officina Rebelde Unione Sindacale di Base Daniela Giacomarro Dora Coco Agnese Vittoria Giorgia Listì Virginia Dessy Antonella Santarelli Virginia Farruggia Licia Farruggia Marianna Garofalo Angela Strano Federico Galletta Dafne Anastasi Patrizia Amari Liliana Fagone Manuela Casamento Gemma Marino Giuliana Buzzone Angela Urzì Alessio Napoli Giuseppe Mannino Valentina Venditti Lidia Papotto Eleonora Corace Laura Tonoli

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Va ricordato che l’Italia è al diciasettesimo posto nella graduatori dei Paesi per quanto riguarda la presenza delle donne nei luoghi di potere,  mentre per quanto riguarda l’occupazione le donne stanno a dieci punti in meno rispetto agli uomini che guadagnano il 5% in più delle donne. Che è molto più alto il numero delle donne con le pensioni più basse e che sono le donne a vivere  il disagio abitativ0 e sanitario visto che sono ancora loro quelle che si prendono cura di figl* e genitori senza che questo loro impegno venga in alcun modo riconosciuto.