Oggi davanti alla Stazione Termini a Roma, una ventina di attiviste dei
movimenti e collettivi femministi, per il diritto all¹abitare, lgbtq,
studenteschi, hanno presentato Take back the night, il corteo notturno che
si svolgerà Sabato 21 a Roma contro la violenza di genere. La manifestazione
di sabato appuntamento alle 18,30 a piazza Vittorio apre la settimana di
mobilitazione sulla violenza maschile contro le donne.Una ragazza che fa sport, parrucca bionda in testa, tuta da ginnastica di
ordinanza e pesi in mano, inveisce: «Siete flaccide, un due tre». A farle da
ombra, la sagoma di un militare. Di fronte alle facce sbigottite dei
passanti che si fermano, spiega il suo personaggio: «Questa è una ragazza
che fa footing, la mattina presto e la sera tardi, e ha paura. Ha l¹esigenza
di avere un militare appresso».
_ Su un cartello troneggia una famosa frase
del premier Berlusconi: «Un soldato per ogni bella ragazza». Sono una
ventina le donne di movimenti e collettivi femministi, per il diritto
all¹abitare, lgbtq, studenteschi, arrivate in piazza dei Cinquecento per
presentare [Take back the night->http://takebackthenight.noblogs.org/], la manifestazione notturna di sabato 21
novembre a Roma. Sotto la citazione del premier, hanno aggiunto: «Sicure che
basti?».

Due manichini sorreggono uno striscione, attorno una galleria di personaggi:
casalinghe armate di ferro da stiro, una studentessa serba con il velo in
testa e il computer in mano intenta a leggere un libro. Spiega che lei
vorrebbe studiare da sola, ma non c’è modo di cacciare via il militare che
ha alle spalle. «Meglio sola che male accompagnata», recita il suo cartello.
Un anziano signore si avvicina, legge uno striscione sul quale c’è scritto
«Solidarietà a Horus, contro ogni sgombero». E chiede: «E chi è sto Horus?».

Dal megafono si ricorda che «la violenza contro le donne avviene in famiglia
ed è spesso opera dei partner. Lo stupratore non è un clandestino, è chi ci
sta vicino». I dati parlano chiaro.

Secondo un [rapporto dell’Istat->http://www.istat.it/dati/catalogo/20091012_00/], {{solo nel
24,8 per cento dei casi l’aggressore è uno sconosciuto}}. E tra i 16 e i 50
anni, la prima causa di morte tra le donne non è né la malattia né gli
incidenti stradali, ma la violenza.
_ Basta ricordare che un omicidio su
quattro avviene in casa. A questo va aggiunto anche che il 39 per cento
delle donne hanno subito violenza psicologica dal proprio partner. L¹appello
ricorda infatti come «nell’immaginario comune, la notte è sempre stata
associata all¹insicurezza, alla violenza, alla paura e all’idea del pericolo
fuori casa. Ma noi non ci caschiamo».
_ «Siamo pronte ­ spiegano le
organizzatrici ­ a uscire nelle strade a ridosso del 25 novembre, giornata
mondiale contro la violenza sulle donne, per ribadire che {{non sono
telecamere ed emarginazione, detenzione ed espulsione dei migranti e delle
migranti a darci sicurezza}}, ma la nostra libertà e autodeterminazione dentro
e fuori casa».

_ Due poliziotti si avvicinano per chiedere cosa sta succedendo. «E’ un
volantinaggio creativo», gli viene risposto. «Sembra pacifico», convengono i
due. «Noi la gente non la picchiamo», conferma la «sportiva». I due si
allontanano.

Nella piccola folla, c’è anche Leila Daianis, presidentessa
dell’associazione di persone transessuali Libellula. Insieme a Fernanda
Guess farà una performance in piazza dell’Immacolata, a San Lorenzo.
«Durante la manifestazione ­ spiega Leila Daianis ­ ci saranno tappe in
diverse piazze tematiche, con performance artistiche e musicali. Noi ci
saremo per denunciare la violenza fisica, psicologica e morale che subiscono
le donne transessuali.

{{È in atto in Italia un vero e proprio accanimento
politico e mediatico contro le persone transessuali}}. I media ci descrivono
sistematicamente seguendo lo stereotipo che ci vuole tutte prostitute e
criminali. Noi lottiamo a livello informativo e culturale per capovolgere
questo stereotipo che ci sta decisamente stretto. Lo facciamo attraverso il
teatro, la letteratura, la poesia. Perché al movimento transgender serve più
consapevolezza sull¹uso del linguaggio. Ma stiamo anche lavorando su
progetti di servizi alle persone transessuali».

Alla manifestazione che apre la settimana di mobilitazione contro la
violenza maschile sulle donne, parteciperanno anche le artiste Giulia
Anania, Eli Natali, Bianca Giovannini, Banda Jorona e Honeybird, con
mini-live.

{{L’appuntamento per «riprendersi la notte» è sabato 21 novembre
alle 18,30 in piazza Vittorio a Roma. Il corteo, che passerà anche per la
stazione Termini, si concluderà in piazzale del Verano.}}

– {{Per informazioni}}

tel: 3392109598 – 3280659568
_ takebackthenight@grrlz.net
[http://takebackthenight.noblogs.org->http://takebackthenight.noblogs.org]