Chi era Ipazia? La più grande scienziata dell’antichità di cui la storia ha memoria (Alessandria d’Egitto 475-415 d.C.) che pagò con la vita essere donna sapiente e libera.

Da allora le donne hanno dovuto lottare per conquistarsi spazi, per esprimere le loro capacità con passione nelle ricerche scientifiche, ma ce l’hanno quasi fatta!

Con questo calendario si vuole fare un “viaggio nel futuro” con scienziate italiane viventi, anche giovanissime, eredi di un passato che ha tenuto spalancate le porte della ricerca italiana ed internazionale senza timore di competizioni verso l’altro sesso, e al di là di ogni difficoltà presente nel nostro Paese. Donne dalle cui scoperte dipende il miglioramento e salvezza della nostra vita, della vita di tutti.

Parliamo di Edvige Pezzulli (Astrofisica), Chiara Cocchiara (Ingegneria aerospaziale), Elisa Oricchio (Biologia); Marica Branchesi (Astrofisica); Cecilia Maria Laschi (Robotica); Samantha Cristoforetti (Ingegneria aerospaziale); Maria Rescigno (Medicina); Maria Lia Palomba (Medicina); Maria Grazia Pizza (Farmacia); Fabiola Gianoti (Fisica); Paola Inverardi (Informatica); Elisabetta Donini (Fisica).

Augurandoci di suscitare qualche curiosità e suggerire approfondimenti, evocare scenari, invitiamo soprattutto a decostruire stereotipi, attività che può accompagnare la liberazione del pensiero verso straordinarie scoperte di vita.

Come sapete, il calendario non è solo uno strumento politico-culturale, ma è anche mezzo essenziale di autofinanziamento per l’UDI. Ve ne alleghiamo alcune immagini.