Il 19 marzo 2015 una delegazione della rete delle donne che si sono impegnate per la liberazione di Mariem Cheikh ha avuto due importanti incontri a Roma:

– alle 12, presso l’Ambasciata mauritana, incontro con l’Ambasciatrice, dott.ssa Mariem Aouffa

– alle ore 17,00, presso la Farnesina, incontro, per delega del ministro Gentiloni, con il Direttore per i paesi dell’Africa Subsahariana De Lutio.

Per quanto riguarda il confronto con l’Ambasciatrice Aouffa, c’è stata l’accettazione formale di una possibile rimodulazione degli aiuti diretti alle donne mauritane, attraverso progetti di partenariato tra ONG mauritane ed italiane, con particolare propensione per l’apertura di centri antiviolenza sul territorio mauritano. L’Ambasciatrice, dopo essersi complimentata con le donne Italiane per il risultato della liberazione di Mariem Cheikh, pur sostenendo che la legge 48 del 2007 ha “definitivamente” abolito la schiavitù e il matrimonio coatto di bambine e giovani donne, ha assicurato la sua volontà di favorire il dialogo con soggetti come l’associazione Donne Capofamiglia e altre associazioni mauritane che da sempre denunciano e documentano l’incrocio tra la violenza schiavistica e quella sessuata. Il clima dell’incontro è stato franco e sereno pur essendosi evidenziata la distanza delle valutazioni e dell’interpretazione della realtà.

L’incontro pomeridiano alla Farnesina con il direttore De Lutio, si è aperto sulle circostanze della liberazione di Mariem con l’assicurazione dell’interesse del Ministero per la sua salvaguardia e la disponibilità a recepire ulteriori denunce al verificarsi di fatti lesivi sulla sua persona. Di seguito la delegazione delle donne ha fornito documentazione su circostanze, sostenute dalla conoscenza diretta delle Donne in Nero di Napoli e di IRA Mauritania, sulla schiavitù e le violenze sistematiche perpetrate sulle donne mauritane. Le stesse hanno infine annunciato la redazione di un progetto per l’istituzione di un centro antiviolenza sul territorio mauritano.

La delegazione delle donne all’incontro in Ambasciata era composta dall’On. Pia Locatelli, Marisa Savoia (DIN Napoli), Vittoria Tola (UDI Nazionale), Stefania Cantatore (Coordinamento Nazionale UDI)

Per l’incontro col Ministro delegato alla Farnesina erano presenti Marisa Savoia, Vittoria Tola, Stefania Cantatore e Ivana Dama (IRA-Italia).

Con il “caso” di Mariem Cheikh, liberata dopo essere stata incarcerata per motivi politici di disobbedienza civile in Mauritania, si è aperta una collaborazione tra donne mauritane e Italiane, mirata soprattutto alla diffusione della conoscenza della reale situazione delle donne in Mauritania.

UDI, Donne in Nero Napoli, IRA-Italia

21 marzo 2015