“Ho tentato di abortire più volte. Prima con un infuso di foglie di marijuana, poi con qualche bicchiere di vino rosso e Coca-Cola. Nemmeno bevendo sale disciolto in acqua ha funzionato”. Andrea, cameriera poco più che ventenne, sta sparecchiando la tavola di un ristorante alla periferia di Rio de Janeiro. Mentre rassetta, mi racconta con tono un po’ diffidente il suo aborto.

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