Quest’estate, di fronte all’ennesimo cessate il fuoco fallito, sono scese in piazza, rischiando la vita (manifestare in Siria è vietato, tanto più alle donne). Ma queste donne non si sono limitate nemmeno a questo. Dopo le manifestazioni si sono inserite nella trattativa per il cessate il fuoco in modo attivo riuscendo a mettere d’accordo le due parti. E riuscendo a stabilire delle condizioni che dessero un po’ di sollievo alla popolazione martoriate.

 

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