Comunicato di IFE Italia

A conclusione dei lavori del Seminario del decennale “Per cambiare l’ordine delle cose”

 Salutiamo con soddisfazione la notizia che viene dall’Irlanda come felice risultato della tenacia del movimento delle donne irlandesi.

E’ stata una lotta lunga dentro la quale il movimento ha dimostrato la sua capacità progettuale oltre che la propria resistenza e determinazione.

 Siamo consapevoli che,  dopo la vittoria al referendum sull’aborto,   ci sarà bisogno di una legge  e che quindi la lotta dovrà continuare ma riconosciamo che questa vittoria rafforza l’impegno dei movimenti delle donne in ogni parte del mondo. Per questo siamo e saremo a fianco delle donne irlandesi .

Così come continueremo, con ancora più convinzione, il nostro impegno dentro il movimento femminista internazionale di “Nonunadimeno” che, anche in Italia, ha saputo riportare nelle piazze la determinazione delle donne a riaffermare i loro diritti, che poi sono i diritti di tutte e di tutti.

 Nel contempo esprimiamo critica e preoccupazione per quanto sta accadendo a livello politico istituzionale.

 In particolare sosteniamo la resistenza e la lotta della Casa Internazionale delle Donne di Roma, a cui rinnoviamo la nostra solidale vicinanza, messa sotto sfratto dalla visione miope, oscurantista e mercantile  di una Sindaca, una Giunta e una Commissione delle elette incapaci di comprendere la ricchezza e l’importanza del progetto femminista che la Casa esprime ed agisce.

 Questo intervento esprime e consolida il  diffuso clima di attacco alle libertà democratiche e di chiusura degli spazi di partecipazione e di protagonismo.

Stiamo assistendo in queste ore  ad un altissimo scontro fra poteri che, in forme inedite rispetto al passato, sta rendendo visibili i rischi che corre la democrazia. Una democrazia già dimezzata, in questi ultimi anni,  dalle “austere”  politiche neoliberiste e dall’avanzata di fondamentalismi di varia natura.

 Come IFE Italia continueremo il nostro impegno insieme a “Nonunadimeno”  per provare a contrastare ulteriori e pericolose  derive autoritarie, per riaffermare il nostro diritto all’autoderminazione e per continuare ad immaginare e desiderare un altro modello di società e di relazioni umane.  (Lucca 25/26/27 maggio 2018)

  IFE Italia / FAE