La cerimonia, che si è svolta oggi a Roma presso la Camera dei deputati, alla presenza di quasi 300 persone, è stata aperta dalla Presidente della Camera Laura Boldrini che ha sottolineato l’importanza di fare un premio per le immagini pubblicitarie che rispettano il femminile.

Il premio, ispirato alla risoluzione del Parlamento Europeo, votata il 3 settembre 2008, sull’impatto del marketing e della pubblicità sulla parità fra donne e uomini, ha l’obiettivo di contrastare la tendenza di televisione e pubblicità ad abusare dell’immagine delle donne fino a lederne la dignità, e di valorizzare una comunicazione che, al di là degli stereotipi, veicoli messaggi creativi positivi.

Una menzione è stata assegnata al giornalista di SKY Pio D’Emilia per i suoi servizi sulla rotta dei Balcani e alla campagna di Human Rights Wacht sulla situazione delle donne in Arabia Saudita. Menzionate anche come città virtuose Imperia, Medolla e Bergamo e le scuole: Liceo Calvi di Padova, l’istituto comprensivo Elisa Springher di Lecce e la scuola elementare di Bologna R.Sanzio.

“Questa volta – ha detto Daniela Brancati, presidente del Premio – abbiamo avuto la possibilità di scegliere, cosa che fino a qualche anno fa non avveniva e ci piace pensare che questo è merito anche nostro”.

Questo quanto è stato scelto: Lines per gli spot Tv, H&M per la pubblicità sul web, Poste per le affissioni, la Fiction Lea della Rai questi i vincitori della VI edizione del Premio immagini Amiche, promosso dall’Unione Donne in Italia (UDI),

“La campagna dell’UDI – ha aggiunto Vittoria Tola coordinatrice nazionale dell’Unione Donne italiane, a cui va il merito di aver svolto un enorme lavoro di sensibilizzazione sulle scuole e sui Comuni – ha dato i suoi frutti, non solo sul fronte degli spot, ma anche su quello delle affissioni che era il punto più dolente. Ci sono stati anni in cui non abbiamo assegnato alcun premio, perché le pubblicità erano davvero molto brutte”.

Nel corso della premiazione è stato presentato in anteprima il trailer del film della Rai “Io ci sono” .  Lucia Annibali, sulla cui vicenda si basa il film, è stata presente in sala per portare la sua testimonianza.