La segreteria della Camera del Lavoro di Como aderisce alla staffetta dello sciopero della fame per lo ius soli.

Il segretario provinciale Giacomo Licata, Chiara Mascetti e Matteo Mandressi si daranno staffetta digiunando nei giorni 11-12-13 ottobre.

Ci sono battaglie di civiltà per noi irrinunciabili è arrivato il momento di cambiare anche il racconto pubblico sull’immigrazione, ostaggio di pregiudizi, luoghi comuni e vere e proprie bugie che, invece di contrastare, la politica spesso sceglie di cavalcare per guadagnare consenso. Il dibattito interno alla politica rischia spesso di avvitarsi sul nulla, in una spirale di autoreferenzialità che allontana dai temi veri e dalle persone.  Noi non vogliamo rinunciare a una legge giusta e di civiltà: abbiamo deciso di aderire allo sciopero della fame di insegnanti e parlamentari per l’approvazione immediata dello Ius soli. 

 Siamo convinti che se si realizzano leggi giuste che riconoscono i diritti delle persone si rende più sicuro e più moderno il Paese, si rafforzano le istituzioni e la democrazia. Un bambino o una bambina che nasce in Italia, frequenta le nostre scuole, condivide con i suoi coetanei abitudini e stili di vita non può non essergli consentito di oltrepassare l’uscio della porta che gli darebbe accesso alla cittadinanza”.

Anche Rosy Bindi ,  presidente della Commissione  Antimafia, aderisce allo sciopero della fame per lo Ius soli. “È una legge giusta e va approvata adesso”.

Se  Bindi ha già dato il proprio appoggio all’iniziativa, Laura Boldrini non esclude di farlo a breve. “Io non ho pensato di fare lo sciopero della fame – ha detto la Presidente della Camera – ma ci penso. Non lo ho ancora deciso”.

Al digiuno di protesta hanno aderito anche il viceministro alle Politiche agricole, senatore Andrea Olivero, e i parlamentari Elena Ferrara, Paolo Corsini, Vannino Chiti, Lucio Romano, Sergio Lo Giudice, Walter Tocci, Franco Monaco, Sandra Zampa, Michele Piras, Loredana De Petris … ad oggi sono 157 i parlamentari che hanno aderito all’iniziativa rilanciata dal senatore Pd, Luigi Manconi. Ricordiamo che questa iniziativa è  partita da un gruppo di insegnanti, per la precisione 4.466 docenti che hanno firmato il documento Insegnanti per la cittadinanza a sostegno del ddl che fatica tanto a diventare legge. Il 3 ottobre 2017, 800 maestri e professori hanno indetto uno sciopero della fame e si sono presentati in classe con un nastro tricolore appuntato sul petto, spiegando ai propri alunni la loro «volontà di considerare fin d’ora tutti i bambini e ragazzi che frequentano le nostre scuole cittadini italiani a tutti gli effetti».

Ricordiamo che la  norma è bloccata in Senato da due anni.

 Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio   è stato tra i primi ad aderire  all’iniziativa, rispondendo da cittadino all’appello del  gruppo di insegnanti, – ha detto “ io credo che ci sia bisogno di una riflessione pacifica che inviti ad una ulteriore riflessione ed il digiuno è una cosa mite. Delrio ha spiegato che “non bisogna avere paura dei bambini. Bisogna aiutare l’integrazione. Questo voto è di coscienza individuale dei parlamentari. Non so se ci sarà la maggioranza o meno. Se non ce la facciamo, amen. Ma mi interessa fare un dibattito ragionato, tranquillo, ragionevole. Dimostriamo di essere un grande Paese”.