LANTERNATEATRALE

la manifestazione è organizzata dalla Compagnia di Arti e Mestieri di Pordenone diretta da Bruna Braidotti con la collaborazione del Comune di Sesto al Reghena.  L’intento è  quello di sondare l’interesse  del mondo giovanile per la cultura della differenza, sulla necessità delle  pari opportunità e sulla consapevolezza del gap sociale/culturale  che ancora investe il mondo femminile e di come  questi temi vengano rappresentati in teatro. Il lungo cammino che le donne  hanno percorso nei secoli per affermare se stesse e per conquistare diritti è un tema sufficientemente trasmesso ai/alle giovani? Forse i ragazzi e le ragazze d’oggi danno per scontata l’acquisita parità? Il  femminismo per loro è solo un termine preistorico degli anni ’70? Queste le domande che sottendono al festival concorso e su cui ci si interroga alla fine della piccola rassegna fra operatori di teatro e giovani protagonisti.  Forse si scoprirà che i e le giovani  stanno elaborando qualcosa di nuovo. 

Alla presentazione della rassegna a Sesto al Reghena ieri, sabato 21 aprile, la direttrice del festival ha sottolineato l’intento della manifestazione di coinvolgere di più i giovani al teatro e di passare il testimone sulla necessità di rappresentare le tematiche femminili, intento pienamente condiviso dal Annamaria Poggioli che in veste sia di presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità che di Vicepresidente dell’Ente Regionale Teatrale del FVG ha confermato la necessità di avvicinare il pubblico giovane ai teatri, sforzo profuso già dall’Ente teatrale che si propone di inserire la manifestazione nel prossimo circuito regionale. Il sindaco di Sesto al Reghena Marcello del Zotto ha riflettuto sull’importanza di Sesto al Reghena come centro di iniziative giovanili innovative che ben si coniugano con le valenze ambientali e turistiche del luogo in modo che cultura ambiente ed arte si fondino in un processo sinergico di valorizzazione del borgo, non a caso uno dei borghi più belli d’Italia.

Delle numerose proposte pervenute a seguito del bando di concorso sono stati selezionati 6  spettacoli che  saranno rappresentati  il 27 e il 28 aprile davanti ad una giuria di operatori ed operatrici teatrali:  Loredana Scaramella attrice, regista sceneggiatrice, una delle più importanti casting director italiane per il cinema e la televisione , Caterina Casini, attrice e regista direttrice di Laboratori Permanenti residenza artistica della  Toscana  Sanspolcro ( Ar), Silvia Criscuoli, organizzatrice  teatrale, direttrice artistica della rassegna teatrale del Veneto Scenari, Max Bazzana, attore , musicista, formatore ed organizzatore di rassegna teatrali, Annamaria Poggioli, Presidente della Commissione Pari Opportunità della regione FVG e Vicepresidente dell’ Ente regionale Teatrale del FVG.  La giuria di esperti è affiancata da una giuria di 10 giovani dai 18 ai 35 anni . Insieme valuteranno gli spettacoli e decreteranno lo spettacolo   vincitore  la mattina  del 29 aprile

Questo il programma che  ha come scenario   il delizioso borgo di Sesto al Reghena :

Giovedì 26 aprile alle  21.00 all’Auditorium Burovich si inaugura il Festival ricordando la liberazione   del 25 aprile 1945 con lo spettacolo fuori concorso della Compagnia ospitante  “Italia” di e con Bruna Braidotti e con Bianca Manzari, ( premio  donne e teatro 2007),  che raccontando la trasmissione di valori ed esperienze della guerra e del primo voto delle donne  da madri a figlie e a nipoti, dà avvio alla manifestazione di  connessione fra le generazioni  .

Venerdì 27 aprile dalle ore 18.00 all’AUDITORIUM BUROVICH  di seguito vengono rappresentate le prime tre opere del concorso

DiasAPPenture di Davide Lazzaretto —  E’ la storia di un viaggio, il cammino di un uomo in un mondo che crede di conoscere, ma del quale ha visto un lato soltanto: Le Social App. Tramite un finto profilo femminile, l’uomo vede finalmente la tempesta di messaggi cui sono sottoposte ogni giorno le rappresentanti dell’altro sesso.  Le donne conoscono bene questo discorso, ma l’uomo no. E ora si chiede: da dove viene tutto questo?

In qualunque posto mi trovi – devi essere come lei solare, sorridente, magra, simpatica, sempre se  stessa  di Eleonora Ciccone e Noemi Radice

Gaia, una quindicenne è alla ricerca della propria identità e delle proprie passioni. Durante i pomeriggi nella sua cameretta si rifugia nel mondo di Youtube, un posto libero in cui ognuno può esprimere se stesso e condividere le proprie esperienze e interessi con migliaia di persone. Qui trova la sua youtuber preferita, che diventa per lei un’amica che la fa stare bene nei momenti difficili e la diverte nei momenti di serenità: un vero modello di vita. Ma la difficoltà per Gaia sarà mettere in comunicazione il mondo ideale di Youtube con il mondo reale delle sue giornate, lottando con l’ambiente familiare e con la propria sensazione di inadeguatezza.

Madri o no? di Linda Collini, Laura Feltrin e Davide Stefanato –

Donne di diverse età, estrazione sociale, prospettive e diverse opinioni  si confrontano sulla decisione di essere o non essere madri.  Tematiche delicate quali l’aborto, la maternità surrogata e l’essere child free vengono raccontate con un linguaggio contemporaneo e a tratti frizzante nel quale parole, danza e musica si fonderanno a far emergere un messaggio da cui non traspare alcun giudizio o cambio di opinione ma la semplice volontà di comprensione di scelte e percorsi di vita diversi dai propri.

Sabato 28 aprile dalle 17.00 

C’ero una volta io dell’Ass. Traparentesi  :  Pervase dalla nostalgia per l’antica natura selvaggia si racconta  la dimensione femminile nella sua complessità ripercorrendone la storia e la  natura mutevole, attraverso le figure archetipiche e simboliche delle madri al di là dello spazio e del tempo, che costellano i miti, le leggende e le favole.

Finalmente sola di e con Paola Giglio

Ci sono delle fasi “preoccupanti” che precedono la violenza fisica sulle donne, che riguardano la sfera psicologica: dalla mortificazione della compagna sino al suo isolamento, tutte “tracce del germe della violenza”, da non confondere, affatto, con l’amore, ma con il possesso.. Le  tappe di questo destino si susseguono  in una parodia  comica che sottende  l’attesa della tragedia messa in atto con la scelta di un netto cambio di registro e di un doppio ipotetico finale.”

Malafemmina – Associazione Lanterna Teatrale

Due donne raccontano sette donne. Cento. Mille. In tutte le loro forme. eroiche, emancipate, vulnerabili, pazze, incoerenti, donne dei tempi passati, presenti, futuri, icone da Frida Kahlo, a Amy Winehouse , per  togliersi quella patina polverosa di retorica e sensi di colpa,  per abbattere la barriera degli stereotipi di genere, e ritrovare  la forza delle donne e non avere più paura.

 

Sempre sabato 28 aprile alle 21 nella SALA ABBAZIALE dell’Abbazia di Santa Maria in Silvis  si rappresenta fuori concorso PICCOLO CANTO DI RESURREZIONE dell’ Ass. Musicali si cresce, premio I teatri del sacro 

La Loba è vecchia. E’ una donna di due milioni di anni.. Raccoglie le ossa, ciò che è morto, e che anela alla Resurrezione., rimette in gioco vite e mondi, con il suo canto restituisce la vita, In scena cinque donne, cinque voci raccontano storie di vite che anelano al cambiamento, e alla Resurrezione. Storie a volte tragicomiche  e dal ritmo variegato. Cinque voci diverse ma che si fondono in un unico affresco di racconti cantati e canti musicati. Un canto polifonico che si fa portavoce della rinascita e che ne assume tutte le sue caratteristiche: il dolore, il buio, la spinta, la rabbia, il pianto, la gioia, il riso che contagia che apre e libera. E ad ogni canto la memoria prenderà forma, risorgerà.

 Domenica  29 APRILE  alle ore 10.00  Premiazione dello spettacolo  vincitore

 A seguire:  

INCONTRO  SU GIOVANI TEATRO E DONNE  confronto aperto con operatori teatrali attori e compagnie sui giovani a teatro e sulla rappresentazione delle donne.

Anche l’Europa se ne è accorta : le platee  sono frequentati da un pubblico adulto se non anziano e per questo si cerca in tutti i modi di coinvolgere i giovani a teatro , che senza una prospettiva di pubblico futuro è destinato a scomparire.   Si rifletterà  insieme su questo fenomeno per scoprirne le cause:  una inadeguatezza  dell’offerta  ? Una carenza di  educazione al teatro? Un problema di forme e modalità? E ci si confronta, in base alle proposte di teatro visionate, sulla necessità giovanile di rappresentare i temi che investono il mondo delle donne  dalle pari opportunità alla consapevolezza del gap sociale/culturale che ancora vive il genere femminile.

 

La manifestazione è sostenuta dalla regione FVG dall’Assessorato alla cultura e dall’Assessorato al Turismo e dalla Fondazione Friuli, della Commissione Regionale Pari Opportunità e del Comune di Sesto al Reghena che ospita la manifestazione.

 

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito

E’ gradita la prenotazione .

Tutto il programma sul sito info@scenadelladonne.it