Pubblichiamo il testo della lettera che la Casa Internazionale delle Donne ha fatto
pervenire martedì al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ai
Presidenti di Camera e Senato e al Presidente del Consiglio incaricato,
Mario Monti, sulla questione delle presenze femminili nell’ambito del
Governo tecnico che era allora ancora in corso di formazioneGentile Presidente,

nella sua esperienza in Europa avrà avuto modo di verificare che
le sue concittadine sono penalizzate rispetto alle donne europee nei diversi ambiti pubblici e privati.

Il dottor Saccomanni ha evidenziato la scandalosa posizione dell’Italia (74° posto) nella classifica sul gender gap stilata dall’Economic World Forum e la Banca d’Italia ha calcolato che se il nostro Paese riuscisse a centrare l’obiettivo di Lisbona dell’occupazione femminile al 60% il prodotto interno lordo crescerebbe del 7%. Occorre mettere fine con fermezza alle inaccettabili discriminazioni subite storicamente dal genere femminile che non è stato equamente rappresentato nei diversi governi e parlamenti italiani.

Come Lei certamente sa bene, non mancano le competenze forti femminili nei diversi ambiti della cultura, dell’economia, della scienza e della politica; ci auguriamo che, nelle scelte per il suo governo, voglia attingere a questo ampio bacino di donne di alta professionalità tecnica.
_ Siamo convinte infatti che, senza una giusta rappresentanza delle cittadine nelle istituzioni la nostra democrazia è imperfetta, e che dunque sarebbe semplicemente impensabile un governo, anche se tecnico, che ne sia privo.
La invitiamo a non ignorare questo problema nell’arduo compito che deve realizzare.

Augurandole buon lavoro, La salutiamo cordialmente

Le donne della Casa Internazionale delle donne