He for She  è una campagna di solidarietà in favore dell’eguaglianza di genere – scriveva il 25 marzo 2015 – concepita da United Nations Women, si prefigge di coinvolgere uomini e ragazzi nella lotta contro le discriminazioni che donne e ragazze affrontano in tutto il mondo. Storicamente il femminismo nasce come movimento di lotta di donne per le donne, è in questo modo che il femminile è entrato nella dimensione pubblica e storica come soggetto autonomo e sfaccettato, capace di affermarsi e di “difendersi” quando/se necessario, per arrivare alla diffusione della consapevolezza che l’eguaglianza delle opportunità è un fatto che concerne tutti (non solo le donne) e a tutti i livelli – socialmente, economicamente e politicamente.

Per lanciare la campagna internazionale – già presentata il 7 febbraio 2014 – è stato creato un evento kick-start ufficiale il 20 settembre 2014 presso il Quartier Generale delle Nazioni Unite a New York – è in quell’occasione che Emma Watson (Goodwill Ambassador) ha tenuto il suo primo discorso diventato virale sui social media. L’attrice britannica ha raccontato il percorso personale di maturazione verso il femminismo e ha spiegato la “necessità” di cogliere il sapere femminista – che non significa “odio verso gli uomini”, bensì “coscienza della soggettività femminile integra e autonoma” – come opportunità per uomini e donne di liberarsi dei vecchi schemi di dipendenza relativamente alle immagini interiorizzate di progetti di mascolinità e femminilità rigidi e limitanti e lontani dalla realtà umana che per ogni individuo prevede unicità, indipendenza e personalità complessa.

Poi è stata attivata la cosiddetta #HeForShe Map — che si avvale di un geolocalizzatore per registrare l’impegno globale nella campagna, infatti il rilevatore conta precisamente il numero di uomini e ragazzi implicati concretamente nel sostegno dell’eguaglianza di genere con progetti o altre strategie. L’obiettivo di UN Women è di raggiungere il coinvolgimento e la partecipazione di almeno 1milione di uomini e ragazzi entro luglio 2015. Inoltre, Il sito dedicato alla campagna include piani di implementazione (Action Kit) per le agenzie delle Nazioni unite, cittadini, associazioni, altresì per università e campus; impegni sostenibili anche online.

A qualche mese di distanza, il successo dell’iniziativa è stato tale che Emma Watson ha formulato una richiesta: che i progetti siano presentati e raccontati affinché possano diventare visibili e riconosciuti come punti di riferimento,  – non solo come rappresentazione esemplari – vere e proprie azioni positive esistenti a cui associarsi o con cui collaborare, nonché ispirazioni per altre possibili occasioni da creare.

In Italia, la campagna non ha goduto della stessa risonanza mediatica, benché il video e le parole di Emma Watson siano arrivati anche sugli schermi del nostro paese. Sul web si trovano articoli che menzionano la campagna tradotta come #LuiPerLei e una pagina facebook italiana dedicata; il geolocalizzatore di He for She conta almeno 2,859 uomini attivi sul nostro territorio. luiperleiIl nostro stesso sito Adesso. Diventa la leva del cambiamento vuole essere a sostegno della lotta per l’eguaglianza sociale, economica e politica dell’intrapresa femminile in ogni ambito possibile, perciò i nostri intenti di elaborazione statistica e di informazione sono stati rafforzati dalla campagna di UN Women.

 

A livello mondiale, però, le due testimonianze più spontanee e forti – specificamente, di reazione alla violenza maschile contro le donne, in Paesi in cui si lotta e resiste ancora prioritariamente per la sopravvivenza – arriva da Turchia e Azerbaigian e da Kabul dove i cittadini sono scesi in piazza per esporsi al fianco delle donne del loro paese.kabul