“Ognuno di noi ha dentro uno sciamano, capace di iniziare un volo magico…La più grande gioia che possiamo provare consiste nel riuscire ad essere fedeli a noi stessi ed a seguire il nostro vero piano di vita.” (da Raccontare per essere, Paola Mazzetti)

Volti di donne che guardano “altrove”, donne con animali simbolici, ironici, trasgressivi, messaggeri di sincerità come il grande uccello che porta in dono una lettera o l’uomo/animale che intrattiene una donna indossando un cappello a cilindro. Fanno pensare alla magia di un mondo femminile raccontato con incanto le opere di Paola Mazzetti, pittrice, conduttrice di gruppi di pittura spontanea e teatro–terapia e autrice di numerosi libri. Ogni composizione si addentra nella straordinarietà dell’essere per parlare di amore.

Il filo conduttore di queste donne – dice Paola Mazzetti – è quello della ricerca dell’amore. C’è quella che spera, quella che non viene amata, quella che vuole amare per forza, quella che vuol farsi amare da quello che non la ama, quella che si innamora di quello che proprio non va bene per lei, quella scema che si dona tutta a quello che non dona nulla. Sono tante donne ma anche una sola perché una sola donna ha spesso passato un grande giro di modo di amare. Non capisco una donna che viva senza amore, preferisco una donna che vive tradita ad una che vive senza amore. Il tradimento certe volte può essere obbligatorio (ride) perché non è proprio il caso di continuare quella relazione o perché una donna finalmente riesce a sostituire quella persona con un’altra. Lo sbaglio è concepire l’amore come appartenenza. Anche per l’uomo è importante amare ma spesso l’uomo riesce ad amare contemporaneamente due donne.”

Attraverso queste opere – scelte da Piero Pala che ha curato la mostra – Paola Mazzetti parla del giocare e del mettersi in gioco, racconta la leggerezza e il desiderio di essere “insieme”. La sua storia, quindi, ma anche le storie composte da tante donne a partire da tre parole.  Raccontare è importante, si comincia da piccoli: “Mamma mi racconti una storia?”. È la storia che fa crescere i bambini, quelli che non sentono storie non crescono bene. La storia è un modo di vivere, in una storia affronti la vita in un certo modo. A seconda di come affronti la vita, la vita ti risponde.”    

Nell’ampio spazio dello studio/officina dell’artista Paolo William Tamburella che ospita la mostra, è allestito un tavolo con libri, carta, pennarelli e colori; sulla parete, i ritratti di Paola Mazzetti sono presentati in gruppo. Si respira un’atmosfera di creatività, la stessa di casa Mazzetti, un luogo speciale affacciato sui tetti di Roma dove si celebra ogni giorno, anche nell’isolamento ai tempi del Covid-19, l’importanza dell’essere insieme.    

Penso – conclude Paola Mazzetti- che i primissimi uomini sulla terra, prima ancora di Adamo ed Eva, si siano uniti in gruppo perché le persone hanno bisogno del gruppo. L’amore supera qualsiasi difficoltà anche il Covid. Se siamo soli basta pensare di non esserlo, pensare a quelli che ci amano. E poi c’è Dio che è un’invenzione meravigliosa dell’uomo e siccome l’uomo è un’invenzione meravigliosa di Dio non si è mai soli.”

Fotografie di Flavio Bruno

Seguire la propria gioia disegni di Paola Mazzetti

(a cura di Piero Pala) 1 – 15 novembre 2020

Palazzetto Sartorio – Via Tiburtina 213 – San Lorenzo, Roma

(al momento attuale le visite sono sospese causa Covid-19)