«La danza apre a immaginari ancestrali e contemporanei, un microcosmo fluttuante, circolare, increspato, con le due Oceanine, dai gesti sincroni, che scandiscono con dei brevi versi la struttura coreografica dove il segno spaziale è geometrico e frammentato, luminoso e cupo»: l’autorevole critico Giuseppe Distefano sulle pagine della rivista Danza & Danza descrive And it burns, burns, burns della Compagnia Simona Bertozzi – Nexus, quadro conclusivo di uno stratificato progetto (sei spettacoli autonomi, creati tra il 2015 e il 2016, dedicati al mito di Prometeo e alla sua trasposizione nella contemporaneità) che sarà in scena lunedì 21 maggio alle ore 21 allo Spazio BeatNik di San Benedetto Po, a pochi chilometri da Mantova, nell’ambito di PNP Pubblico Non Privato – Spettatori Mobili.

Compagnia Simona Bertozzi-Nexus, And it burns, burns, burns – foto Luca Del Pia

 

«In questo quadro finale sono presenti cinque interpreti, adulti e adolescenti, insieme per ribadire, del Prometeo, la riflessione sulla téchne e sulla trasmissione del “saper fare” in quanto pratica non esauribile, tesa al turbamento della natura umana», spiega Simona Bertozzi. «Sono Anna e Arianna, rispettivamente 15 e 17 anni, a tessere la trama del costrutto coreografico. Irrompono nello spazio solcato dalle azioni di tre adulti: la danza diventa il territorio in cui far deflagrare le improvvise rivelazioni, la trama dei desideri e delle sorprese, l’impossibilità di un arresto. C’è tanta forza, ma anche fragilità e sbilanciamento, come di fronte a ciò che non si può prevedere.

Compagnia Simona Bertozzi-Nexus, And it burns, burns, burns – foto Luca Del Pia

 

Il corpo in crescita si lancia e sovrappone a quello maturo. L’adulto osserva l’adolescente introiettando pulsazioni elettriche e perentorie esercitazioni. Si stratifica il sapere appena appreso per predisporsi alla vertigine successiva».

And it burns, burns, burns, ideato come di consueto insieme a Marcello Briguglio, vede in scena Anna Bottazzi, Arianna Ganassi, Giulio Petrucci, Aristide Rontini e Stefania Tansini. Lo spettacolo si avvale delle musiche di Francesco Giomi e delle luci di Simone Fini.  «È una fiamma che non si estingue», conclude la coreografa a proposito di And it burns, burns, burns «E l’orizzonte resta sospeso tra possibilità di caduta o elevazione».

Info sul progetto PNP Pubblico Non Privato – Spettatori Mobili: https://www.facebook.com/spettatorimobili.

Info sullo spettacolo: http://simonabertozzi.it/2017/09/29/and-it-burns-burns-burns/.