locandina-def_Finalmente in mostra a Roma, alla Casa Internazionale delle Donne, il racconto fotografico “Letizia – Storia di vite non viste” di Danilo Garcia Di Meo, vincitore del Gran Premio al prestigioso Andrei Stenin International Photo Contest patrocinato dall’Unesco.

Dal 6 all’11 dicembre sarà possibile meravigliarsi con le fotografie che raccontano di Letizia, 32enne con tetra paresi spastica.
Spesso la persona disabile viene identificata con la sua disabilità. Ebbene, Letizia è la dimostrazione di questa cecità sociale; è una giovane donna che vive la sua vita facendo tutto ciò che le è possibile e, a volte, anche di più, autodeterminandosi e affrontando le quotidiane sfide che riesce a trasformare, anche attraverso la condivisione della sua esperienza, per la  costruzione di una società migliore per ciascuno e per tutti.
Un reportage che racconta quello che sfugge all’occhio distratto , storie di persone che ci passano accanto e di cui ignoriamo il disagio, in un Paese per niente inclusivo: barriere architettoniche e culturali, stereotipi che pervadono la cultura istituzionale e quella comune su donne, anzian*,  minori,  disabili,  stranier*,  giovani.
Il progetto “Letizia – Storia di vite non viste”, presentato al “Perugia Social Photo Fest” è stato in mostra a Mosca – Museum of Moscow e Art Gallery NaKashirke, al FotoIstanbul, a Città del Capo – Eclectica Print Gallery, Shanghai – Shanghai United Media Group, Krasnodar – International Festival of Photography PHOTOVISA – e presto sarà a Parigi, Beijing, Berlino, Cairo e in altre città.
Ora in mostra alla Casa delle Donne, abbraccia riflessioni ed emozioni che trovano espressione anche nei diversi momenti in programma: la performance dedicata a Frida Khalo curata dall’attrice Alessandra Mosca Amapola nella giornata inaugurale di mercoledì 6 dicembre; domenica 11 sarà la volta della tavola rotonda “esperienze di vite non viste” accompagnata dagli scatti fotografici di Danilo Garcia Di Meo (realizzati nella sezione Alta sicurezza di Rebibbia femminile e a Tor Bella Monaca).
Si dipana, dunque, un percorso che crea sinergie tra varie realtà – l’Ong AMREF, le cooperative Il Pungiglione e Befree, il Perugia Social Photo Fest, l’Associazione Per Ananke  – e i luoghi  che promuovono cambiamento sociale e lavorano per il riscatto di identità individuali e collettive.
Francesca Tricarico, attrice e regista dell’Associazione Per Ananke, offrirà la sua interpretazione a un breve e intenso reading di chiusura in questo speciale viaggio nella fotografia sociale che sa rivelare, far conoscere e, quindi, trasformare.