A fronte di un clima politico-culturale aggressivo e xenofobo, viste le guerre mediatiche contro i più poveri – usati come colpevoli dello sfacelo di una politica non più in grado di amministrare né il welfare, né il bene comune – e preso atto dei violenti attacchi al mondo della solidarietà, oggi le diverse realtà della società civile, che da anni lavorano per costruire luoghi di convivenza, meticci e solidali, operano in un contesto sempre più complesso e ostile.    Roma è un caso emblematico sia per l’alta percentuale di migranti che vi risiede, sia per il consistente numero di associazioni e organizzazioni che si occupano di intervento sociale.

A livello MACRO, ci mostra il fallimento delle politiche di inclusione, le conseguenze di una cattiva gestione del sistema di accoglienza e dei fondi ad esso dedicati e cosa deriva dall’assenza di una pianificazione ragionata della vita nei territori.  Eppure Roma rappresenta anche il luogo in cui nascono e operano esperienze virtuose, che aprono ostinatamente varchi e sperimentazioni con lungimiranza, coraggio e efficienza, pur operando nel crescente abbandono istituzionale.

Chi è vivo non dica: MAI non vuole essere né un happening, né un parlarci addosso di cosa non va, è invece una iniziativa, un primo tentativo partecipato, che con molte realtà abbiamo immaginato, per ri-costruire e ri-aprire spazi di azione e mediazione, è un invito ad avviare in maniera coesa e condivisa un confronto/scontro con l’esterno.  Abbiamo pensato di iniziare le due giornate lasciandoci ispirare dalle storie nazionali ed internazionali di alcune esperienze, innovative e dirompenti, del mondo della migrazione.

Seguiremo poi con uno spazio di co-creazione per ragionare insieme su quattro tematiche cruciali:  POLITICHE, COMUNICAZIONE, EDUCAZIONE e DISOBBEDIENZA CIVILE.

L’invito è quello di scambiarci spunti ed esperienze concrete per portare a casa nuovi attrezzi del mestiere, per diventare più solidi ed efficaci nella nostra comunicazione, nelle pratiche quotidiane, nella capacità di advocacy e di formulazione di dissenso e coscienza critica.  L’invito è rivolto a tutti coloro che a vari livelli si occupano di diritti umani e a chiunque abbia a cuore il futuro della città.

La sessione della mattina è APERTA.  –  La partecipazione ai tavoli tematici del sabato pomeriggio e della domenica mattina è a NUMERO CHIUSO ed è necessaria l’iscrizione al link:

PRENOTATI

Nel caso in cui le richieste di partecipazione alla sezione superino la disponibilità dei posti, verrà data priorità alle persone e alle associazioni che hanno partecipato attivamente alla costruzione dell’iniziativa nella fase preliminare.

ASINITAS, Baobab Experience, Falegnameria Sociale K_Alma, LasciateCIEntrare, ALI Accoglienza Libera Integrata, Lunaria, MEDU – Medici per i Diritti Umani, A Buon Diritto, A.S.G.I. – Associazione per gli studi giuridici sull’Immigrazione, Casa Internazionale delle Donne, Laboratorio 53, Edizioni Dell’asino, CEMEA del Mezzogiorno Onlus, Italiani senza cittadinanza, Movimento Cooperazione Educativa – nazionale, WELL-c-HOME Idea Prisma Cooperativa Sociale Un ponte per…- Esc Atelier, Comune-info, Piuculture BeFree Cooperativa, Lucha y Siesta, Scuolapop Piero Bruno, Associazione “Pisacane 011”, AltraMente Scuola Per Tutti, Cies Onlus, Matemù, Karawan Fest

PROGRAMMA

DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018

Mattinata su iscrizione 9.30 – 13.00

09.30 – Ripresa lavori

10.00 – Attività parallele di visualizzazione e storytelling per aree tematiche

11.30 – Pausa caffè

11.45 – Plenaria: condivisione attività e costruzione prossime azioni comuni

13.00 – Fine lavori

 

 

Si prega di inviare adesioni ed iscrizioni ai gruppi di lavoro entro il 26 gennaio p.v.

 

 

Nel caso in cui le richieste di partecipazione superino la disponibilità dei posti, verrà data priorità alle persone e alle associazioni che hanno

partecipato attivamente alla costruzione dell’iniziativa nella fase preliminare