Lisetta Carmi musicista, fotografa, artista, scrittrice

Prima mostra dedicata a Lisetta Carmi in un Museo pubblico a Roma.   La mostra si propone di valorizzare l’opera della fotografa attraverso un percorso espositivo scandito da tre nuclei di lavori, concepiti come progetti di pubblicazione su tre temi molto diversi fra loro: la metropolitana parigina, i travestiti e la Sicilia. In mostra saranno presenti anche i lavori più noti, a documentare un percorso fotografico lungo vent’anni, tra i Sessanta e i Settanta, caratterizzato da un’attenta osservazione della realtà, mai occasionale e straordinariamente empatica.  Ne sono esempio anche le immagini realizzate nel 1964 nel porto di Genova, che compongono uno dei più significativi reportage del dopoguerra sul tema del lavoro.

la mostra raccoglie circa 170 immagini tra le quali numerose inedite, una video intervista realizzata dal curatore Giovanni Battista Martini e la presentazione di tre progetti editoriali sui quali la Carmi ha lavorato tra gli anni ’60 e ’70:  Metropolitain, un libro d’artista in cui le immagini della metropolitana parigina sono accompagnate dal testo Instantanés di Alain Robbe-Grillet;I Travestiti del 1972, uno dei più importanti reportage e ormai icona del lavoro di Lisetta Carmi, nonché riflessione sull’attuale tematica dell’identità di genere con immagini di grande impatto percettivo, esposte in tutto il mondo; Acque di Sicilia, pubblicato nel 1977 con i testi di Leonardo Sciascia, è una ricerca sui percorsi d’acqua nell’isola attraverso una serie di fotografie che raccontano il paesaggio siciliano e i suoi abitanti.

Tra le prime sezioni visitabili in mostra c’è Genova: la città, il porto, un insieme di tre reportage: L’Italsider del 1962, Genova Porto del 1964, Erotismo e autoritarismo a Staglieno del 1966dedicato alla straordinarietà e al fascino del cimitero monumentale del quartiere genovese.

 

Attraverso il suo obiettivo l’artista ha allineato la storia della fotografia con la contemporaneità. L’esposizione fotografica vuole, quindi, essere un omaggio a una donna dalla grande personalità espressiva e dalla straordinaria vicenda umana, che con i suoi scatti è riuscita ad immortalare e raccontare una realtà troppo spesso sottaciuta. Il suo modo di osservare il mondo, mai banale e sempre sincero, ha permesso alla fotografa genovese di soffermarsi sulle categorie più deboli e dar voce agli oppressi, agli emarginati e ai poveri.

Sempre legato alla città di Genova, il progetto fotografico da lei intitolato “Erotismo e autoritarismo a Staglieno” mostra la straordinarietà e il fascino del cimitero monumentale. L’indomabile volontà di capire e conoscere spinge la fotografa anche in paesi lontani come Israele, l’America Latina, l’Afghanistan e l’India.

Le sue immagini rimangono uno strumento imprescindibile per la conoscenza storica di quei luoghi e di quelle realtà. Saranno esposte anche molte immagini inedite dedicate ai ritratti di artisti e personalità della cultura. Attraverso il suo obiettivo Lisetta Carmi ha allineato la storia della fotografia con la contemporaneità.