All’Onorevole Sergio Mattarella 

Presidente della Repubblica

Quirinale Roma

 

    Onorevole Presidente,

a nome e per conto dell’Accordo di Azione Comune per la Democrazia Paritaria,  che raccoglie oltre sessanta  tra associazioni, gruppi e reti femminili allo scopo di promuovere la parità di genere nelle istituzioni, e si prefigge di ottenere una rappresentanza tendenzialmente paritaria di donne e uomini nelle assemblee elettive e negli esecutivi e l’adozione di norme di garanzia per l’eguaglianza di genere, esprime vivo apprezzamento per quanto Ella ha dichiarato in merito alla necessità di favorire la promozione delle donne nella vita economica, politica e sociale in coerenza con gli articoli 3 e 51 della Costituzione, nonché dei Trattati istitutivi dell’Unione Europea.

L’Accordo auspica che, in una eventuale riforma della legge elettorale, della quale Ella ha chiesto, allo scopo di rendere omogenee le leggi elettorali nei due rami del Parlamento, una sollecita attuazione, nelle liste delle candidate e dei candidati presentate a livello circoscrizionale, nessuno dei due sessi  sia rappresentato in misura superiore al cinquanta per cento. In ciascuna lista dovrebbe essere, inoltre, assicurata, a pena di inammissibilità, l’alternanza per sesso.

In caso vengano ripristinati i collegi uninominali. tra le candidature contraddistinte dal medesimo contrassegno, a pena di inammissibilità, nessuno dei due sessi  dovrebbe  essere rappresentato in misura superiore al cinquanta per cento.

Qualora fossero reintrodotte le capolisture circoscrizionali, in ciascuna lista sia assicurata la presenza del 50% di candidature di ciascun sesso.

Nessun candidato/a  sia incluso/a in liste con il medesimo contrassegno o con diversi contrassegni in più di un collegio plurinominale; la candidatura della stessa persona in più di un collegio sia nulla.

Nell’assegnazione di un eventuale premio di maggioranza sia previsto il criterio di riequilibrio della presenza paritaria dei due sessi.

Auspichiamo altresì che il principio di parità tra i sessi venga incluso in una eventuale legge di regolamentazione degli statuti dei partiti politici.

Sicure che Ella vigilerà affinché i principi di parità vengano recepiti, Le porgiamo  i

nostri più sinceri e deferenti saluti

 

Roma 27/04/2017

 

Per l’Accordo

Daniela  Carlà, Marisa Rodano e Roberta Morroni

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Al Signor Presidente

                                della  Conferenza dei Presidenti  delle Assemblee legislative

                               delle  Regioni e delle Province Autonome 

 

 

Onorevole Presidente,

ci rivolgiamo di nuovo a Lei, dopo l’incontro che abbiamo avuto lo scorso anno, a nome e per conto dell’Accordo di Azione Comune  per la Democrazia Paritaria, che riunisce oltre sessanta Associazioni  femminili   il cui scopo è la promozione  della presenza delle donne nelle Istituzioni.

Com’è noto, non tutte le regioni hanno rispettato i principi costituzionali nelle loro leggi elettorali e non è stato sufficiente l’impulso che il Parlamento ha inteso dare con la legge n.20 del 2016  che ha modificato l’art.4 della legge n.165 del 2004. Tale legge detta norme di carattere generale per il riequilibrio della rappresentanza in materia elettorale e dispone in particolare che qualora la legge elettorale regionale preveda l’espressione di preferenze, in ciascuna lista i candidati dovranno essere presenti in modo tale che quelli dello stesso sesso non eccedano il 60% del totale e “sia consentita l’espressione di almeno due preferenze, di cui una riservata a un candidato di sesso diverso, pena l’annullamento delle preferenze successive alla prima”. Nel caso, invece, in alcune Regioni siano “previste liste senza espressione di preferenze”, la legge elettorale dispone l’alternanza tra candidati di sesso diverso, in modo tale che i candidati di un sesso non eccedano il 60%del totale. Stessa cosa nei casi in cui siano previsti collegi uninominali, la legge elettorale dovrà disporre l’equilibrio tra uomini e donne in modo tale che i candidati di un sesso non superino il 60%.

Ciò non soltanto al fine di promuovere l’attuazione del dettato costituzionale dell’art. 51 Cost., che prevede condizioni di eguaglianza fra i generi nell’accesso alle cariche pubbliche, ma anche per la tutela dell’unità giuridica in materia di legislazione elettorale, che ora vede sostanziali differenze fra le varie normative regionali.

Se è vero, infatti,  che   le Regioni e le Province Autonome  godono di ampia autonomia nella elaborazione delle leggi  che regolano la elezione  della Giunta e dei Consiglieri Regionali, è vero altresì che, ai sensi dell’art.122 Cost.  2° comma, tale autonomia  va contenuta nei limiti dei principi fondamentali stabiliti dalle legge della Repubblica, fra cui rientra  quale interesse essenziale del sistema costituzionale  consacrato nell’art.51 Cost., anche la promozione, attraverso misure idonee,  della parità tra uomini e donne nell’accesso alle cariche elettive, parità oggi largamente  compromessa.

Le chiediamo pertanto un  nuovo incontro . Ci auguriamo che la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle  Regioni e delle Province Autonome  possa  fornire  adeguato impulso alle singole  Assemblee regionali  affinché anche  le Regioni  che non hanno ancora leggi elettorali rispettose dei principi costituzionali si adeguino al disposto della novella  n.20/2016.In attesa di riscontro, porgiamo cordiali saluti.

Roma 27/04/2017

Per L’Accordo di azione comune   Marisa Rodano e Daniela Carlà

Associazioni aderenti

 

NOI RETE DONNE

AFFI   – ASSOCIAZIONE FEDERATA FEMMINISTA INTERNAZIONALE

SE NON ORA QUANDO

ABACO

AGI ( Ass. Giuriste Italiane – sez. romana)

AIDOS

ANDE

ASPETTARE STANCA

ASSOCIAZIONE ALMA CAPPIELLO

ASSOCIAZIONE BLOOMSBURY

ASSOCIAZIONE DONNE BANCA D’ITALIA

ASSOCIAZIONE NAZIONALE VOLONTARIE TELEFONO ROSA

ASSOLEI

CENTRO ITALIANO FEMMINILE

COMMISSIONE DIRITTI E PARI OPPORTUNITÀ  ASS.NE STAMPA ROMANA

CONSIGLIERA NAZIONALE PARITA’

CONSULTA DONNE DI COLLEFERRO

COORDINAMENTO ITALIANO LOBBY EUROPEA DELLE DONNE

COORDINAMENTO NAZIONALE DONNE ANPI

CORRENTE ROSA

CRASFORM Onlus

DOLS DONNE ONLINE

DONNE CHE SI SONO STESE SUI LIBRI E NON SUI LETTI DEI POTENTI

DONNE E INFORMAZIONE

DONNE IN QUOTA

DONNE IN RETE PER LA RIVOLUZIONE GENTILE

DONNE PER MILANO

DONNE ULTRAVIOLETTE

EUROPEAN WOMEN’S MANAGEMENT DEVELOPMENT

FIDAPA

FONDAZIONE ADKINS CHITI – DONNE IN MUSICA

FONDAZIONE GAIA

FONDAZIONE NILDE IOTTI

GIO (Osservatorio studi di genere, parità e pari opportunità)

GIULIA  (Giornaliste Unite Libere Autonome)

IL PAESE DELLE DONNE

INGENERE

LABORATORIO POLITICO

LA META’ DI TUTTO

LE NOSTRE FIGLIE NON SONO IN VENDITA

LIBERA DONNA

LUCY E LE ALTRE

MOUDE (Movimento Lavoratrici dello spettacolo)

MOVIMENTO ITALIANO DONNE PER LA DEMOCRAZIA PARITARIA

NESSUNINDIETRO

NOID TELECOM

NOI DONNE

NOIDONNE 2005

PARIMERITO

PARI O DISPARE

POWER AND GENDER

PROFESSIONAL WOMEN’S ASSOCIATION

RETE ARMIDA

RETE PER LA PARITA’

RETE SPORTELLO DONNA

SOLIDEA

SPORTELLO DONNA

STATI GENERALI DELLE DONNE

SUI GENERIS NETWORK

TAVOLA DELLE DONNE sulla violenza e sicurezza città di Bologna

TOPONOMASTICA FEMMINILE

TUTTEPERITALIA

UDI – UNIONE DONNE in ITALIA

USCIAMO DAL SILENZIO

WISTER

WOMEN IN THE CITY