Alle ore  12,00   in Piazza Santi Apostoli (angolo Via IV Novembre)  Cessate il fuoco ! Fermiamo le guerre in Medio Oriente Ora. Subito!    

Cessate il fuoco ! Fermiamo le guerre in Medio Oriente  Da troppo tempo si muore in Siria, in Palestina, in Libia, in Egitto, in Iraq, nello Yemen, nella  regione a maggioranza curda … il Medio Oriente ed il Mediterraneo si stanno trasformando in un  immenso campo di battaglia.   Ora il rischio della deflagrazione di un conflitto che coinvolga le  super potenze mondiali è reale. Le conseguenze possono essere tragiche ed inimmaginabili.

Milioni di persone, in tutto il mondo, di tutte le culture e religioni, stanno dicendo: “Basta  guerre, basta morti, basta sofferenze”. E noi con loro.  Guerre producono guerre, le cui vittime sono le popolazioni civili, oppresse e private dei propri  diritti fondamentali, primo fra tutti il diritto alla vita.  Vanno fermate le armi, bloccate le vendite a chi è in guerra. Ora, subito. Va fatto rispettare il  diritto internazionale: è la sola condizione per proteggere la popolazione civile, fermare  l’oppressione e l’occupazione, attivare la mediazione tra le parti in conflitto.  Non si può più attendere e rinviare decisioni e responsabilità. Il limite è superato da tempo. Ora,  subito, bisogna aiutare le vittime, curare i feriti, soccorrere chi fugge dall’orrore. Poi  bisognerà punire i responsabili, riconoscere alle popolazioni i loro diritti e sostenerle nel  percorso democratico, civile, di liberazione.

Noi ci rivolgiamo all’Unione Europea che deve prendere un’azione politica forte di pacificazione  coerente con principi e valori fissati nel Trattato, nella Carta Europea dei Diritti Umani, negli  Accordi e nelle Convenzioni internazionali. L’Unione Europea faccia da mediazione e riporti al  dialogo gli Stati Uniti e la Russia.  Chiediamo al nostro paese di essere protagonista di pace, di mettere in atto il “ripudio della  guerra” non concedendo le basi per operazioni militari e di avviare una politica di pace nel  Mediterraneo. Nessuno deve sentirsi impotente. Questo è il momento per tutt* di agire per la riconciliazione.

Noi faremo la nostra parte, con le campagne per il disarmo, con gli interventi civili di pace, con  la diplomazia dal basso, con il sostegno a chi opera per la pace anche dentro ai conflitti, per dare  voce a chi crede ancora nella fratellanza e nella nonviolenza.  Ora, subito.  

 Per adesioni: ufficiostampa@retedellapace.it  www.retedellapace.it

ACLI, AGESCI, Accademia apuna della pace, Ambasciata democrazia locale, Amici della mezza luna  rossa palestinese, ANSPS, AOI – associazione di cooperazione e di solidarietà internazionale, Ara  pacis iniziative, Archivio disarmo, ARCI, ARCI Bassa Val di Cecina, ARCI Verona, ARCS, Arci  servizio civile, Associazione Perugia Palestina, Associazione per la pace, Associazione per la pace  di Modena, AssopacePalestina, AUSER, CGIL, CGIL Verona, CNCA, CTA – centro turistico acli PG,  Comunità   araba   siriana   in   Umbria,   Coordinamento   comunità   palestinesi,   Coordinamento    comasco   per   la   pace, Coordinamento pace in comune Milano, – Encuentrarte, FIOM Cgil, FOCSIV, Fondazione Angelo  Frammartino, Fondazione culturale responsabilità etica, IPRI – rete CCP, IPSIA, Lega per i diritti  dei popoli, Legambiente, Link2007 cooperazione in rete, Link – coordinamento universitario,  Lunaria, MIR, Movimento europeo, Movimento Nonviolento, Nexus Emilia Romagna, Per il mondo,  Peacewaves, Piattaforma ong MO, Restiamo umani con Vik Venezia, Rete degli studenti medi, Rete  della conoscenza, Rete della pace umbra, Tavola della pace valle Brembana, Tavola pace val di  Cecina, Tavola sarda della pace, Tavola della pace di Bergamo, U.S. Acli, UDS, UDU, UISP, Un ponte  per…, Ventiquattro marzo.

Rete della Pace  – Invitiamo le associazioni, le organizzazioni, i gruppi locali, a convocare, da domani e nei  prossimi giorni, mobilitazioni per la pace, laiche o religiose, in ogni città, in ogni municipio,  in ogni parrocchia.  – Invitiamo ogni singola persona a “fare qualcosa contro la guerra”, un gesto simbolico ma  concreto: esporre al balcone la bandiera della pace, accendere alla finestra una candela di speranza, mettere sulla giacca una stoffa bianca di disarmo.