Studenti manifestano davanti al MIUR  contro l’alternanza scuola lavoro

In diverse città italiane, gli/le  studenti hanno scioperato contro il percorso formativo relativo all’alternanza scuola lavoro, perché ritenuto “nella maggior parte dei casi, nient’altro che 200/400 ore di lavoro non retribuito per aziende e multinazionali”.

Sulle proteste studentesche, La Ministra Valeria Fedeli, ritiene che “ le critiche vanno sempre ascoltate, il che non vuol dire che i contenuti siano tutti condivisibili. Con la delegazione incontrata, i temi emersi sono quelli di cui mi sto occupando dall’inizio del mio mandato: qualificare ovunque l’esperienza formativa. È questo il nostro impegno, rendere l’alternanza quello che deve essere, anche implementando le linee guida, il monitoraggio, i controlli, con tutti gli strumenti necessari”.

La ministra, inoltre, ha risposto  agli e alle studenti dicendo: “Stiamo evitando lo sfruttamento ma rilanciando la funzione dell’alternanza che è un’innovazione didattica.  Poi credo che anche loro  si possano rendere conto che la tanta esperienza fatta in giro è a larghissima maggioranza corrispondente alle finalità di alternanza cioè un innovazione didattica e – ha sottolineato –  dove non viene attuata, lì dobbiamo intervenire”.

“Ai docenti dico che l’alternanza è una innovazione della qualità didattica. È dare sempre più competenze, conoscenze e opportunità ai ragazzi e alle ragazze. Alla richiesta di un controllo maggiore per evitare possibili forme di sfruttamento La Ministra ha evidenziato che ci si può avvalere d’ora in poi  di un bottone rosso a cui gli/le studenti possono accedere per segnalare eventuali incongruenze tra il progetto definito e la sua attuazione.  A questo poi si aggiunge un corso gratuito che l’Inail ci fornisce online per la sicurezza sui luoghi di lavoro.

“La Carta dei diritti e dei doveri – ha aggiunto la ministra – ormai è stata validata da tutti gli organismi. Presentiamo anche l’opzione di accompagnare e monitorare nei prossimi mesi tutta l’attività di attuazione, formando un osservatorio con tutti gli stakeholder in modo tale che guardiamo, implementiamo e verifichiamo meglio anche le linee guida nazionali sull’alternanza e anche i diversi progetti. Quindi un monitoraggio collettivo – ha continuato Fedeli – un’assunzione di responsabilità che chiediamo a tutt*, anche di chi accoglie gli/le studenti in alternanza perché è una sfida del paese, non è una sfida solo dell’amministrazione”.

Queste le novità presentate dalla ministra Valeria Fedeli nel suo intervento di apertura degli Stati Generali sull’Alternanza scuola-lavoro. Nell’ordine:

– la Carta dei Diritti e dei Doveri delle studentesse e degli Studenti in Alternanza, «scritta assieme alle rappresentanze studentesche», ha sottolineato Fedeli, che «garantirà l’accesso a una formazione di qualità, personalizzata e coerente con il piano di studi, da svolgere in un ambiente di qualità, con obiettivi di apprendimento chiari; un’informazione completa sul progetto, che deve prevedere un tutor scolastico ed uno nella struttura ospitante, per seguire studentesse e studenti passo dopo passo; la formazione sulla normativa sanitaria e sulla sicurezza sul lavoro; il diritto ad esprimere un giudizio sull’efficacia e sulla coerenza del percorso»;

– la Piattaforma on-line per l’Alternanza, già attiva «uno strumento che semplifica la gestione quotidiana, il monitoraggio e la valutazione dell’alternanza da parte di studentesse e studenti, scuole e strutture ospitanti. Una piazza virtuale che favorisce l’incontro tra domanda e offerta di Alternanza, che grazie al collegamento con il Registro dell’Alternanza Scuola-Lavoro sviluppato con Unioncamere permette di conoscere meglio il partner con cui si co-progetta l’Alternanza. Dove studentesse e studenti potranno fare la formazione sulla sicurezza generale (e nei prossimi mesi specifica a rischi bassi) gratuitamente, che permetterà alle scuole di stipulare convenzioni, co-progettare con le strutture ospitanti i percorsi e solleverà le segreterie delle scuole dall’onere del monitoraggio annuale».

– il Bottone Rosso, una funzione importante della piattaforma, «che permetterà a studentesse e studenti di segnalare le criticità che impediscono il corretto svolgimento dei percorsi di Alternanza. Grazie a questo bottone il Ministero potrà seguire le segnalazioni, monitorarne i percorsi e garantirti risposte rapide. Tutto il processo sarà tracciato, trasparente e con tempi chiari, di modo da fornire un supporto alle scuole nella gestione delle esperienze e uno strumento di tutela per i ragazzi a fronte di irregolarità e criticità».

– la Task Force nazionale per l’Alternanza, che sarà composta da 110 docenti comandati e dirigenti dell’amministrazione, attivi presso gli USR (100) e la struttura centrale del Ministero, per gestire e risolvere le segnalazioni di studentesse e studenti attraverso il bottone rosso.

– il modulo di formazione sui Diritti dei Lavoratori e delle Lavoratrici «che a breve sarà predisposto dal MIUR in collaborazione col Ministero del Lavoro e messo a disposizione sulla Piattaforma per l’Alternanza di Qualità, come elemento di formazione obbligatoria».

–  il modulo di formazione con Inail sulla sicurezza sul lavoro, disponibile sulla piattaforma.

– i 1000 tutor ANPAL che sosterranno le scuole nella costruzione di reti territoriali per l’Alternanza, di cui 250 saranno operativi con gennaio e gli altri si aggiungeranno via via.

– La clausola di integrità che dovranno sottoscrivere le strutture ospitanti per poter attivare le Convenzioni con le scuole, garantendo il rispetto della normativa fiscale e anticorruzione.

– Il rafforzamento della formazione per i docenti che svolgono le funzioni di tutor dedicati all’alternanza, perché offrano percorsi e assistenza sempre migliori a studentesse e studenti.

Tutte queste misure costituiscono, ha affermato la Ministra, un «sistema di accompagnamento e facilitazione dell’Alternanza, che ha come obiettivo complessivo quello di supportare il grande lavoro delle scuole, dei dirigenti scolastici e dei tutor, come anche quello delle strutture ospitanti, nella progettazione e nella gestione dei progetti, in modo da offrire a studentesse e studenti tutte le garanzie verso un sistema con più qualità, trasparenza e responsabilità da parte di ognuno».

Sarà anche costituito presso il MIUR un Osservatorio Nazionale per l’Alternanza scuola-lavoro di qualità che avrà il compito di «monitorare l’evoluzione qualitativa dei percorsi di alternanza, così come il funzionamento dei nuovi strumenti, ma anche di produrre un rapporto semestrale, il primo sarà a Giugno, sull’Alternanza Scuola-Lavoro e di fornire al Ministero proposte di ulteriori interventi».

L’Osservatorio, nel quale siederanno tutti i soggetti coinvolti, «diventerà il laboratorio in cui, nelle prossime settimane, si lavorerà alla ridefinizione delle Linee Guida per l’Alternanza Scuola-Lavoro, alla revisione del contenuto di tutti i protocolli nazionali e regionali per l’alternanza e al monitoraggio, condiviso e trasparente, degli strumenti messi in campo».