Dal 26 al 28 febbraio 2015, dalle ore 17.30 alle 23,la Casa internazionale delle donne cambia faccia. In tutti i luoghi, in tutte le pareti e muri della Casa: video proiezioni in 3D, installazioni sonore, mappe interattive, realtà aumentate da rintracciare con smartphones e tablet che faranno rivivere “i racconti del lavoro invisibile”.
Il nuovo immaginario del lavoro contemporaneo, è sempre più femminilizzato, cioè modellato sul modo di lavorare – dentro e fuori casa – delle donne. Le competenze richieste sono infatti: cura, capacità di gestire le relazioni e risolvere problemi, spirito di sacrificio, gratuità, flessibilità, mobilità, multitasking.
Si potranno vedere, ascoltare, sperimentare i racconti del lavoro invisibile alla Casa internazionale delle donne di Roma, nella sede del Buon Pastore, in passato luogo di reclusione e rieducazione attraverso lavoro e preghiera delle giovani donne devianti, oggi spazio e bene comune conquistato e gestito dai movimenti femministi.
I Racconti del lavoro invisibile è un progetto promosso dall’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico (AAMOD), in collaborazione con l’associazione Per, il magazine online Babelmed e la Casa internazionale delle donne di Roma. Il progetto è finanziato dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione artistica – Dipartimento Cultura di Roma Capitale, e fa parte delle iniziative “Roma d’inverno”.