Una proposta teatrale che  nasce da un’idea di Andrea Camilleri e Annalisa Gariglio a cura di  Annalisa Gariglio – testi di Andrea Camilleri, Annalisa Gariglio, Alessandra Mortelliti e Laura Pacelli – Traduzione orale di Emma Dante,  Lella Costa, Nino Frassica, Alessandra Mortelliti  e Mario Incudine

La Fondazione Musica per Roma e l’Associazione Culturale 15 Lune promuovono la seconda edizione di Inedito d’Autore, rassegna dedicata al teatro di narrazione in cui il vissuto e la storia divengono patrimonio comune nel recupero di una memoria collettiva condivisa al servizio della comunità.

Dopo il successo della prima edizione, che ha visto protagonisti Marco Paolini, Ascanio Celestini e Marco Baliani, la seconda edizione di Inedito d’Autore è declinata interamente al femminile.

Andrea Camilleri e Annalisa Gariglio, con Laura Pacelli e Alessandra Mortelliti, si sono messi sulle tracce di tre nuove storie da raccontare, curiosando fra quegli episodi che non sono passati sotto i riflettori della Grande Storia.

Scopriamo così l’affascinante avventura, non priva di pericoli, di Rosalie Montmasson, moglie di Francesco Crispi, unica donna che partecipò alla spedizione dei Mille. L’amore segreto di Bianca Lancia che fu l’ultima moglie di Federico II di Svevia sposata in articulo mortis. E Rina Faccio, meglio nota col nome di Sibilla Aleramo, scrittrice e poetessa tra le prime a parlare della condizione femminile.

Le storie sono state scelte ed elaborate, in forma di canovacci, da Andrea Camilleri, Annalisa Gariglio, Laura Pacelli e Alessandra Mortelliti. La drammaturgia per la scena sarà affidata di volta in volta a Emma Dante, Lella Costa, Nino Frassica e Alessandra Mortelliti, così come il compito di rendere vivi i personaggi, attraverso la propria interpretazione e personale regia.

Rosalia Montmasson Crispi
Rosalia Montmasson Crispi

14 marzo nella Sala Sinopoli, ore 21  andrà in scena Rosalie Montmasson da un’idea di Andrea Camilleri e Annalisa Gariglio – testo di Andrea Camilleri Annalisa Gariglio Laura Pacelli – traduzione orale a cura di Emma Dante – Reading con Emma Dante e Serena Barone – Musiche e canto dal vivo Serena Ganci

Chi non conosce la famosa spedizione dei Mille? Un’affascinante avventura, non priva di pericoli, cui Rosalie Montmasson, unica donna, prende parte imbarcandosi di nascosto sul vapore Piemonte. Francesco Crispi, il Generale Garibaldi, Giuseppe Mazzini: nomi noti alla grande storia ma pochissimi conoscono invece il nome e la storia vera di Rosalie Montmasson, seconda delle tre mogli di Crispi. Grazie al suo coraggio, passione, dedizione e spirito di abnegazione la savoiarda aderisce alla grande causa patriota divenendo una cospiratrice. Fondamentale il suo ruolo di emissario per la creazione dell’Italia così come oggi la conosciamo.

Emma Dante
Emma Dante

“La notte fra l’1 e il 2 novembre di un anno fa mi è apparso in sogno un personaggio straordinario. Un incontro importante accaduto fra il tempo sospeso del ricordo e la creazione della memoria. Una donna che non conoscevo mi ha raccontato la sua storia. Non l’ho più incontrata nei sogni ma è rimasta nei miei pensieri. Mi ha fatto un regalo, ha scelto me per depositare la sua storia. Ed io voglio ricambiare: voglio che tutti conoscano fino in fondo la vera storia di Rosalia Montmasson e voglio mettere io l’ultimo tassello. Così sono andata al cimitero, ho letto la sua lapide e non ho portato fiori.

Protagoniste le parole di Andrea Camilleri che ha scelto me per raccontare al pubblico la straordinaria vita di questa donna. Oggi pochi la conoscono; domani mi auguro che, grazie alla preziosa narrazione di cui sono voce, tutti potranno amare ed apprezzare.” Emma Dante

 

 

28 marzo nella Sala Petrassi, ore 21 andrà in scena Bianca Lancia – da un’idea di Andrea Camilleri e Annalisa Gariglio – testo di Andrea Camilleri Annalisa Gariglio Laura Pacelli – traduzione orale Lella Costa

Bianca Lancia
Bianca Lancia D’Agliano

 

Bianca Lancia fu l’ultima moglie di Federico II di Svevia, sposata in articulo mortis probabilmente per legittimare la posizione degli amati figli avuti dalla relazione clandestina. Un amore segreto durato più di vent’anni. Si dice che la bella Bianca sia stata l’unica fra le amanti di Federico II a rubare il suo cuore. Lui ne fu così geloso da rinchiuderla per ben due volte in una torre e in un castello. Si dice che ella, a lui sopravvissuta, si rinchiuse spontaneamente in un convento a trascorrere i suoi ultimi anni. Si dice che portò con sé uno scrigno segreto con dentro solo sette oggetti. Sicuramente una poesia dell’amato Federico. Si dice, ma nulla è certo nella biografia di questa donna realmente vissuta. Così partiamo dagli oggetti misteriosi che Bianca portò con sé per provare a ricostruire una biografia possibile…

Lella Costa
Lella Costa

“Conosciamo tutti la Scuola Siciliana di poesia promossa da Federico II di Svevia. I poeti toscani del Dolce Stil Novo le devono molto.

Ma chi fu la musa ispiratrice delle magnifiche poesie dell’imperatore è ignoto. Di Bianca Lancia D’Agliano non esiste una biografia certa e approfondita. Quello che di sicuro si sa è che fu l’amante di Federico II, l’unica donna che riuscì a conquistare veramente il suo difficile cuore. Andrea Camilleri le dedica alcune pagine nel libro “Donne”. Sono partita da quelle splendide parole e ho immaginato di essere io Bianca Lancia. Nel tentativo di scoprirla, mi sono imbattuta in un affascinante viaggio nella storia medievale, nella letteratura e, laddove mancavano notizie, mia alleata è stata l’immaginazione. E così ha preso vita una donna dalle mille sfaccettature.” Lella Costa

 

Sibilla Aleramo
Sibilla Aleramo

22 aprile nella Sala Sinopoli, ore 21 andrà in scena Sibilla Aleramo – da un’idea di Andrea Camilleri e Annalisa Gariglio – testo di Andrea Camilleri Alessandra Mortelliti Laura Pacelli – traduzione orale Nino Frassica Alessandra Mortelliti

Alessandra Mortelliti
Alessandra Mortelliti

Mario Incudine musiche

Rina Faccio, meglio nota col nome di Sibilla Aleramo, scrittrice tra le prime a trattare della condizione femminile, simbolo di trasgressione e di sovvertimento dei canoni prestabiliti, intrecciò inestricabilmente letteratura e vita. Attraverso un dialogo post mortem tra Sibilla Aleramo e uno dei suoi amanti, il poeta Dino Campana, verrà ricostruito il cammino di una vita di donna complesso e articolato, con la ricchezza di sfumature che a volte sfuggono alla grande Storia.

 

 

Biglietti: 20 euro a serata  Ridotto I Love Auditorium per giovani da 18 a 30 anni: 15 euro