L’Istituto Italo-Latino-Americana (IILA), organismo intergovernativo con sede a Roma, istituito nel 1966 allo scopo della cooperazione per lo sviluppo – forma di collaborazione tra Stati e fra essi e le organizzazioni internazionali – ha promosso l’11 aprile, a Roma, il Foro Italo-Latino-Americano (Roma, 11-12 aprile), intitolato Alleanza per la promozione dell’uguaglianza di genere e patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.

Un appuntamento che viene da lontano, da quella VIII Conferenza Italia-America Latina e Caraibi (13 dicembre 2017), durante la quale IILA e MAECI promossero, sul tema del contrasto alla violenza di genere, il Side-Event Prevenzione, assistenza e autonomia economica in favore delle donne oggetto di violenze che, nell’ottica della comune volontà di “mettere in campo strumenti e politiche concrete al riguardo” come si legge nel Comunicato Stampa, creò l’Alleanza Italia e Paesi latino-americani, e ottenne l’inclusione, nella Dichiarazione finale della Conferenza, l’organizzazione di un “Foro dedicato alle questioni di genere per concordare azioni comuni”.

Evento realizzatosi con nutrite presenze, di altissimo livello, che approfondiremo in altro momento riservato alle sue finalità e al suo svolgimento tra i quali “su come favorire il raggiungimento dell’Obiettivo n. 5 dell’Agenda, cioè “raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze”; porre fine a ogni forma di discriminazione verso adulte, ragazze e bambine (5.2); eliminare ogni forma di violenza sempre nei loro confronti nella sfera pubblica e privata compreso il traffico delle donne e il loro sfruttamento sessuale (5.6) e come avviare riforme che diano al genere femminile “uguali diritti di accesso alle risorse economiche così come alla titolarità e al controllo della terra e altre forme di proprietà, ai servizi finanziari, eredità e risorse naturali, in conformità con le leggi nazionali”.

Tematiche emerse anche nel pomeriggio dell’11 in cui IILA e Foro hanno promosso, con l’Aps gestore della Casa internazionale delle donne, un incontro nella stessa, testimoniando attenzione e solidarietà a un luogo concreto e simbolico, plurimo, di genere, da tempo sotto attacco del Comune di Roma per questioni finanziarie di tutto rispetto ma che non possono essere le sole nel rapporto tra rappresentanti della città e cittadinanza, largamente intesa, e infatti non lo sono.

Il femminismo, nel tempo e nelle declinazioni, ha rivisitato ogni ambito del vissuto sul pianeta cambiando le relazioni, le priorità e gli obiettivi in nome della libertà e dell’autodeterminazione del genere femminile; ha creato luoghi di riferimento di cui la Casa internazionale delle donne, nella sua poliedrica complessità, è probabilmente il maggiore esempio contemporaneo al mondo, e tante altre ce ne sono e se ne vorrebbero, ovunque. In difesa della Casa la Premio Nobel Vandana Schiva ha recentemente inviato una lettera alla Sindaca di Roma, Virginia Raggi, dopo una sua visita, non la prima, e quelle righe esprimono un cambio di registro, epocale, irreversibile nonostante gli ostacoli, della nuova visione del mondo.

L’elenco non esaustivo, sostanziale e non puramente citativo, delle Istituzioni ed Enti presenti all’incontro nella Casa, conta: Evelyne Sainvil, Ministra della Condizione Femminile e dei Diritti della Donna (Haiti); Ana Aminta Madrid Paz, Ministra della Donna (Honduras); Nilda Romero Santacruz, Ministra della Donna (Paraguay); Gloria Montenegro Figueroa, Ministra della Donna (Perù); Darling Carolina Rios Munguìa, Vice Ministra della Donna (Nicaragua); Virmania Arzeno, Vice Ministra della donna (Repubblica Dominicana); Lili Karina Marconi Ticona (Direttrice Generale del Vice Ministero P. O. (Bolivia); Liriola Leoteau, Direttrice Generale Istituto Nazionale della Donna (Panama); Lara Blanco, Vice Direttrice Regionale ONU Mujeres per l’America latina; Paola Amadei, Direttrice della Fondazione UE-LAC; Mario Cimoli, Segretario Esecutivo aggiunto della CEPAL; Immaculada Zamora, Segretaria Generale della FIIAPP; Maria Solanas, Rappresentante del Real Instituto Elcano; Marcella Veneziani, Responsabile delle tematiche di Genere, della DG America Latina di DEVCO, Cooperazione europea; la Vice Presidente della Colombia, Martha Lucia Ramirez, non presente al Foro, ha mandato un saluto allo stesso e alla Casa; Presenti rappresentati dell’IILA, del Ministero e di Ambasciate latinoamericane tra le quali quella del Messico.

La Presidente dell’Aps, Francesca Koch, dopo aver ringraziato l’IILa e il Foro per “l’onore che ci hanno fatto e la sensibilità dimostrata”, ha sottolineato l’importanza dell’incontro, l’avviarsi/rinsaldarsi di relazioni e scambi in una rete internazionale per contrastare ingiustizie, discriminazioni e violenze; ha parlato di empowerment e di mainstreaming che sono i termini basilari per cambiare una situazione generale, trasversale, planetaria che non ammette pause e cedimenti.

Presenti, per il Direttivo dell’Aps, la Vice Presidente Marina Del Vecchio che ha parlato della campagna di sostegno lacasasiamotutte ( www.casainternazionaledelledonne.org), Lia Migale e Loretta Bondì la quale ha descritto modalità, finalità ed esiti delle azioni intraprese, a livello nazionale e internazionale, dalla sua associazione Bee Free, una delle maggiori, con Differenza Donna, a operare nella Casa sulle materie a tema.