Il  27 dicembre2017 , si è aperta un’interlocuzione con il Comune di Roma.   Abbiamo esposto la gravità della situazione e richiesto di intervenire tempestivamente affinché lo stabile della Casa delle donne Lucha y Siesta venga tolto dalla svendita prevista nella presentazione del piano di rientro economico di Atac, che ricordiamo ha come scadenza il 27 gennaio prossimo. A tal fine il 10 gennaio è stato convocato un incontro con l’assessorato alle politiche sociali, l’assessorato alla mobilità, l’assessorato al patrimonio e la Regione Lazio.

Crediamo che questo dialogo con l’amministrazione capitolina si sia aperto anche grazie alla solidarietà e alla partecipazione di tant@ che in queste ultime settimane si sono attivat@ con comunicati, con la petizione on line e infine intervenendo all’assemblea pubblica svoltasi a Lucha y Siesta mercoledì 20 dicembre. Nonostante il freddo, l’assemblea è stata molto partecipata e unanime nel dimostrare solidarietà e impegno per sostenere la campagna di Lucha y Siesta, ha ribadito con forza la centralità e l’importanza dei luoghi delle donne come la Casa Internazionale delle Donne, il Centro Donna Lisa, il Centro Donne Dalia, lo spazio delle Cagne Sciolte, i centri antiviolenza non ancora aperti, gli spazi che hanno chiuso o che quotidianamente provano a sopravvivere; tutti questi spazi costruiscono una società migliore, che pone argini alla paura, alla solitudine, alla violenza, al sessismo e al fascismo, a cui non siamo disposte a rinunciare!

Per questo vi invitiamo a rimanere conness@ perché la battaglia per questi spazi di libertà è ancora all’inizio e vi saranno altri momenti di discussione e mobilitazione nel prossimo futuro che ci vedranno unite e determinate a ribadire che non ci faremo strappare uno spazio in meno delle donne!

Continuiamo a firmare la petizione

#luchaysiestanonsivende