Foto Eleonora Camilli/Rs
Protesta dei senza casa dei Santi Apostoli (15 febbraio 2018) foto di Eleonora Camilli/Rs

Le famiglie accampate da 6 mesi nella Chiesa dei santi Apostoli a Roma avevano tolto le tende stamattina, salvo poi tornare in serata. Nel primo pomeriggio di ieri 15 febbraio 2018 hanno provato ad entrare nel palazzo promesso dalla regione, ma la polizia le ha bloccate. Martedì 20 febbraio 2018  l’ennesimo tavolo di confronto con i vertici regionali

foto di Eleonora Camilli/Rs

Hanno iniziato a togliere le tende ieri mattina, dopo l’ennesima notte passata in basilica. Le famiglie accampate da 6 mesi nella Chiesa dei Santi Apostoli nel centro di Roma avevano lasciato oggi il presidio, nato dopo lo sgombero di uno stabile nell’agosto scorso.

Nel pomeriggio avevano deciso, infatti, di entrare nel palazzo promesso, ma non ancora assegnato, dalla Regione Lazio in via Gioacchino Ventura. Ma all’arrivo hanno trovato la strada sbarrata dalle forze dell’ordine. Così, dopo una giornata di mobilitazione, in serata hanno fatto ritorno a Santi Apostoli, con la rassicurazione, da parte della regione dell’apertura di un tavolo risolutivo martedì prossimo.

 

Lo sconforto della mattina. “Siamo stanchi dopo mesi di tira e molla e scaricabarile – spiegava Claudio, uno degli occupanti -. Dopo l’ultimo sit-in di un mese fa davanti alla Regione Lazio, c’è stato un incontro in cui i responsabili dei vari assessorati ci hanno detto che dopo 15 giorni di lavori saremmo potuti entrare. Non abbiamo più saputo niente. Se non ce li vogliono dare oggi ce li andiamo a prendere! Fa freddo, sono giorni di clima rigido, adesso basta!”.

L’arrivo in via Ventura. Ma una volta arrivati a via Ventura, nel primo pomeriggio, le famiglie hanno trovato la polizia schierata in strada. Alcune donne si sono sedute per terra in segno di protesta. “Vergogna”, hanno gridato gli occupanti. “Finché non c’è risposta noi da qui non ci si sposta”. E poco dopo i manifestanti hanno iniziato a montare le prime tende.

In questi mesi sono stati, in tutto, circa 60 i nuclei familiari presenti nella basilica, tra cui anche diversi bambini piccoli.

“Oggi siamo davanti allo stabile individuato dalla regione Lazio per queste famiglie e diciamo che dobbiamo entrare – aggiunge Cristiano Armati, portavoce dei movimenti per la casa -. Questo gioco di promesse va ormai avanti da troppo tempo. Le famiglie non potevano più restare in basilica”.

“Questo stabile è stato messo a disposizione dalla regione Lazio nell’ambito dell’emergenza freddo e il freddo è ora. Resisteremo in strada finché non ci autorizzano ad entrare”.

“Sono sei mesi che viviamo sotto i portici. Una vita non vita. Non ne possiamo più”, aggiunge un’altra delle manifestanti.

Il ritorno a Santi Apostoli. Dopo una giornata di presidio in via Ventura, le famiglie in serata hanno fatto ritorno nella basilica di Santi Apostoli. La decisione è stata presa dopo che la regione Lazio ha comunicato la volontà di aprire un tavolo di confronto martedì prossimo. Al tavolo saranno presenti gli assessori Visini (Politiche sociali), Refrigeri (Casa) e il vicepresidente Smeriglio. Non ci saranno, invece, rapppresentanti del Comune di Roma.

“Per noi quello sarà l’ultimo giorno di lotta – spiega Abdul, un altro degli occupanti -. Tornare a Santi Apostoli ora è una sconfitta, pensavano finalmente di poter entrare stasera nel palazzo che ci era stato promesso”. A fine serata l’assessora alle politiche sociali del Comune di Roma, Laura Baldassare sottolinea la “disponibilità a mettere a disposizione l’immobile di via Gioacchino Ventura per rafforzare la presa in carico delle persone in condizione di fragilità”. Secondo Baldassarre “è la Regione a dettare gli standard minimi di accoglienza che al momento impediscono l’uso immediato dell’immobile”. E aggiunge: “noi siamo pronti. Rinnoviamo l’appello e la nostra disponibilità ad effettuare un’analisi caso per caso delle persone fragili”. (ec)