La delegazione delle case delle donne a Bruxelles

Riportiamo il Verbale dell’assemblea del Consorzio del 10 settembre 2018

 Il giorno lunedì 10 settembre 2018, alle ore 17 si è riunita in seconda convocazione l’Assemblea del Consorzio  Casa Internazionale delle donne con il seguente o.d.g.:

  1. Report sull’incontro di Bruxelles al Parlamento Europeo
  2. Comunicazioni del Direttivo in merito alla vertenza con il Comune di Roma
  3. Varie ed eventuali

Alle ore 17,00 sono presenti le seguenti associazioni: Affi, Alma Sabatini, Assolei, Azucar,  Be Free, Coop. Libera Stampa, Cora, Differenza Donna, Donne e scienza, El mirabras, Essere Donna,  Forma liquida, Il cortile, La stanza di Eva, Muovileidee, Tina, The CO2, Società delle Storiche, Vita di Donna,    Sono presenti anche esponenti del CLR .Verificato il numero legale la Presidente Francesca Koch, che presiede in base allo statuto, nomina segretaria Dalila Novelli .

 

La Presidente riporta alle presenti i dettagli degli incontri ed il clima positivo con il quale si sono svolte l’audizione e le iniziative di Bruxelles promosse dalla euro parlamentare Eleonora Forenza per sensibilizzare la commissione FEMM del Parlamento europeo e le parlamentari dei gruppi e dei paesi rappresentati sulla situazione di difficoltà in cui versano i luoghi del femminismo italiano. A Bruxelles erano presenti oltre alla Casa Internazionale delle donne, anche la Casa delle Donne Lucha y Siesta, Roma; Centro donna L.I.S.A., Roma;  Centro Donne Dalia, Roma; Assolei onlus, Roma; Casa delle donne, Pisa; Casa delle donne, Viareggio; Pronto Donna, Arezzo.

Francesca Koch esprime la sua gratitudine e il suo encomio per le capacità politiche  e la preparazione della deputata Forenza e per l’organizzazione e le competenze di tutto il suo staff. Inoltre distribuisce alle presenti la lettera firmata da circa 50 parlamentari europee in difesa degli spazi a rischio sfratto. Inoltre riferisce alle presenti che a dicembre una delegazione di parlamentari europee verranno a Roma in visita della Casa Internazionale delle donne e delle altre realtà invitate a Bruxelles per rappresentare gli attacchi politici cui sono da tempo sottoposti le diverse sedi del femminismo.

Lia Migale, si esprime con molto entusiasmo sul valore politico degli incontri di Bruxelles e sugli sviluppi futuri di queste relazioni. Sulla possibilità di accedere ai finanziamenti si dovranno studiare le diverse opportunità e le modalità che le ferree regole europee impongono per la partecipazione ai Bandi.

Loretta Bondi ritiene che il risultato positivo sia andato oltre le aspettative, anche rispetto agli strumenti istituzionali che forse potrebbero tradursi in una risoluzione che rappresenta uno strumento parlamentare politicamente importante e quindi molto efficace rispetto ad una semplice raccomandazione. E’ stato comunque possibile rilevare una forte aspettativa sulla possibilità che a partire da questa iniziativa di donne sia possibile avviare una sponda di cambiamento in una situazione di stagnazione e spinte conservatrici per arginare la restaurazione di posizioni arretrate rispetto alle libertà e ai diritti delle donne.

Dalila Novelli esprime la propria gratitudine a Francesca per aver posto in luce la condizione di tutte le realtà delle donne e non soltanto quella della Casa. Condivide la lettura positiva degli incontri ma ritiene utile mettere in luce anche i limiti di questa importantissima occasione. Ad esempio il fatto che non sarà facile ottenere finanziamenti al di fuori dei rigidi regolamenti imposti da Bruxelles che impongono contabilità in attivo. Inoltre la giornata del 5 settembre, dedicata ad incontri con altre esponenti del PE e con la stampa, ha visto una scarsa partecipazione di giornalisti e delle altre parlamentari con le quali sarebbe stato interessante avere un ulteriore confronto.

Maria Brighi sottolinea che questo primo positivo incontro ci offrirà la possibilità di proseguire la costruzione di una rete che coinvolga realtà a livello internazionale. Inoltre ricorda che per ottenere sovvenzionamenti potremmo trovare possibilità di sbocchi all’interno ad esempio dell’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE) un’agenzia dell’Unione europea che si adopera per rendere l’uguaglianza di genere una realtà all’interno e all’esterno dell’UE.

 Flavia Zucco ribadisce l’importanza di attivarci presso l’EIGE per ottenere finanziamenti. Ma soprattutto sottolinea come siamo ormai di fronte ad un divario cognitivo e che quindi la priorità è quella di individuare figure che siano in grado di comprendere cosa sia necessario fare per colmare tale divario. Ogni realtà associativa dovrebbe tentare di fare un’analisi e mettere in atto pratiche efficaci per arginare le forze negative che in questa fase politica rischiano di avere il sopravvento.

Laura De Micheli sottolinea l’importanza, in un momento di riflessione approfondita, di ricreare le condizioni di ascolto reciproco e di rispetto delle diverse opinioni.

Maura Cossutta racconta le conclusioni degli incontri che si sono svolti tra un gruppo ristretto di donne che hanno raccolto il mandato assembleare finalizzato a rifondare progettualità e idealità. A questo fine Maura riferisce che il gruppo ha deciso di operare su due fronti:

Il primo più interno alle realtà della Casa Internazionale delle donne che sarà finalizzato a mettere a fuoco gli aspetti rifondativi, le identità e le progettualità. Questo primo incontro potrebbe essere previsto per domenica 29 settembre.

Il secondo, di carattere pubblico ed aperto ad ogni realtà anche esterna alla Casa. Entrambi i gruppi saranno coadiuvati da una facilitatrice, individuata in una giovane professionista sensibile ai temi delle donne, che avrà il ruolo di tradurre le eventuali conflittualità in argomentazioni di crescita e ricerca dei problem solving.

Inoltre sottolinea l’importanza di camminare tutte insieme con finalità e pratiche comuni a partire dalle iniziative che stiamo mettendo in campo e da quella preannunciata per il 13 ottobre. Questo anche nella consapevolezza che siamo in un momento storico e politico particolarmente pericoloso che vede una cementificazione pericolosa di modernità e patriarcato. E’ necessario recuperare le parole fondanti e rilanciare un manifesto politico che restituisca forza alla libertà e ai diritti delle donne a partire dalla salute.

Interviene Maria Luisa Celani e sottolinea l’efficacia del respiro internazionale dell’iniziativa con l’auspicio che possa avere un seguito ulteriore ancora più ampio

Laura Storti ritiene che sarebbe importante fare in modo che il coordinamento delle Case delle donne previsto per mercoledì prossimo avvenga alla Casa in un’ottica di proficuo interscambio che ci metta in grado di capire come unire battaglie, obiettivi ed efficaci politiche finalizzate ad arginare le spinte conservatrici.

Angela Ronga ritiene che la gravità del momento deve vederci in grado di unire le differenze, anche in continuità con la storia delle donne e con la sua autonomia di pensiero e di pratiche. Lei sostiene che al di là del risultato la missione di Bruxelles ha avuto una valenza simbolica importantissima. Le donne si pongono in forte contrapposizione con il pensiero unico dominante e quindi le diverse iniziative devono tener conto di questo e debbono confluire in una connessione politica che tenga conto che la Casa è un luogo simbolico forte e che deve agire in forte connessione con Lucha y siesta senza dimenticare che l’agibilità negata si intreccia con la titolarità politica che ci vorrebbero sottrarre. In questo quadro ognuna di noi si deve sentire protagonista. Nessuna può più pensare di farsi “i fatti propri”. E’ arrivato il momento di superare le divisioni e di superare alcune fratture volute da altri in modo che si costruiscano argini politici a questo difficile momento.

Paola Mastrangeli ritiene che debbano essere coinvolte anche tutte le realtà che pur vivendo la Casa internazionale delle donne non si confrontano politicamente con le altre donne. Inoltre ritiene che l’internazionalismo delle donne rappresenti un grande valore che dobbiamo alimentare con iniziative comuni  che ricalchino l’esperienza dell’editoria delle donne recentemente realizzata alla Casa.

Teresa Manente riporta la recente esperienza da lei vissuta a Rimini dove si è svolta una giornata di riflessioni per parlare di diritti, delle donne ma non solo, e delle azioni utili a costruire un “Paese più giusto”: all’appello della rete femminista Rebel Network hanno risposto 140 realtà tra associazioni e movimenti. Ha ricordato in particolare l’intervento applauditissimo e commovente, di  Graziella Priulla che si è richiamata ai valori fondativi della nostra società.

Nella riflessione che segue si sottolinea la gravità della fase che stimo vivendo, la necessità di una forte risposta politica alla deriva attuale, attraverso la costruzione di un pensiero condiviso (Angela Ronga), il grave problema del divario cognitivo, oltre che economico ( Flavia Zucco), il fatto nuovo rappresentato dall’internazionalismo delle donne in questo cambiamento epocale della globalizzazione (Paola Mastrangeli), la necessità di rimettere in ordine le parola chiave del nuovo femminismo con la scrittura di un manifesto politico in un quadro di pensiero e di analisi  più ampie ( Maura Cossutta) e cioè i temi dell’uguaglianza e del welfare,  per rafforzare l’iniziativa europea delle donne.

 Lisa Canitano ricorda che il 28 settembre in Parlamento è previsto un incontro sull’attuazione della legge 194. Maria  Brighi propone un’assemblea aperta per informare sulle azioni della Casa, da organizzarsi per il 20 settembre.

Si passa al secondo punto all’ordine del giorno e la Presidente Koch ricorda che il direttivo sta lavorando insieme alle avvocate sia per il ricorso al TAR che al tribunale civile, ma che fino a quando il TAR non si sarà pronunciato la Casa delle donne potrà continuare a svolgere le proprie attività. Inoltre si sta proseguendo sul piano della transazione anche se ancora non si conoscono bene i termini quantitativi della somma che servirà a chiudere il contenzioso debitorio pregresso.

La questione agibilità sollevata nei giorni scorsi si pone esclusivamente per alcune iniziative ma si tratta di una richiesta che esula dalla questione legata al contratto di uso dei locali, quindi per le iniziative già previste non si prevedono ulteriori incombenze. Pone la necessità di un forte impegno per la raccolta fondi necessaria alla transazione e chiede la costituzione di un gruppo di lavoro sul tema; Maria De Vecchio si dichiara disponibile.

Dalila Novelli ricorda che Assolei ha confermato la propria manifestazione teatrale a favore della raccolta fondi da devolvere per la Casa. La rappresentazione teatrale avrà per titolo “Esercizi di resistenza al dolore” con la regia di Stefano De Filippis e si svolgerà la sera del 22 settembre alle ore 21.00. Anche Differenza Donna ha deciso di confermare la propria iniziativa con uno spettacolo che si svolgerà subito dopo quella di Assolei.

Lisa Canitano interviene per sollecitare l’apertura di una sorta di segretariato sociale, a titolo volontario, per migliorare l’accoglienza delle donne che si rivolgono alla Casa e alle quali l’attuale segreteria non può dare una risposta adeguata.  Molti interventi sono a favore di questa proposta, che del resto rappresenta una conferma del progetto Scialuppa, ora concluso.

 

Alle ore 20, la seduta è tolta

 

La Presidente                                                                                                La segretaria

Francesca Koch                                                                                           Dalila Novelli