rain-1-_copy_-herman-sorgeloos_2-480x320Torna al Romaeuropa Festival, nella settimana di Contemporaneamente RomaAnne Teresa De Keersmaeker con la sua compagnia Rosas per la nuova versione di Rain –dal 14 al 16 ottobre al Teatro Argentina– creazione del 2001, considerata dalla stessa coreografa uno dei punti più alti della sua produzione artistica.

Ispirato all’omonimo romanzo di Kirsty Gunn, e interamente costruito su Music for 18 Musicians (1976) diSteve Reich, lo spettacolo giunge a Romaeuropa nel riallestimento per  dieci interpreti che incarneranno la passione della coreografa belga per le partiture musicali contemporanee e in particolare per il minimalismo di Reich.

Se in Music for 18 Musicians la ripetizione di una frase melodica (clarinetti, violino, violoncelli, voci femminili) è lentamente trasformata da costanti alterazioni ritmiche (marimba, xilofoni, pianoforti, maracas, ecc.), in Rain la danza si fa flusso costante di frasi coreografiche, ripetizioni, variazioni e fioriture gestuali. Ma alle strutture matematiche e all’uso geometrico dello spazio corrisponde la forza vitale, l’energia viscerale del gruppo: una comunità di dieci danzatori che condivide respiro e velocità in un contagiarsi reciproco dei movimenti.

A sottolineare queste due anime della coreografia, entrata a far parte nel 2011 del repertorio del Ballet de l’Opéra de Paris, sono le luci e la scenografia circolare delimitata da una tenda di pioggia realizzata da Jan Versweyveld e le sfumature di rosa nei costumi firmati dallo stilista Dries Van Noten.