#metoo #churchtoo è un movimento che è iniziato sui social media per portare alla luce le molestie sessuali, gli abusi e gli assalti che accadono all’interno delle chiese / comunità religiose. È una storia collettiva di  uomini e donne che sono stat* danneggiat*. È anche la storia del fallimento delle comunità e delle istituzioni religiose.

È una testimonianza del tradimento istituzionale, della colpa e del vergogna della vittima e del silenzio delle vittime / sopravvissute.

 

#ChurchToo è un movimento che mira a porre fine alla cancellazione della realtà dell’abuso sessuale all’interno di luoghi sacri e creare un cambiamento duraturo al loro interno.

Gli effetti a lungo termine del trauma nelle vittime di abuso sono gravi, invalidanti e causano sofferenza fisica e psicologica a breve, medio e lungo termine.

Molt* sopravvissut* trascorrono anni prima di superare, accettare o addirittura prendere consapevolezza dell’abuso che hanno subito quando erano bambin*, e in alcuni casi non riescono a farlo affatto lungo tutto l’arco della loro vita. Per di più, oltre alla sofferenza associata alla mancata elaborazione del trauma, la precoce vittimizzazione (l’abuso infantile) può innescare effetti negativi a cascata sulla vittima, come nei casi di successiva ri-vittimizzazione in età adulta . Quando poi tutto ciò si somma all’assenza di aiuto gli effetti negativi del trauma vengono amplificati e mantenuti nel tempo

Le conseguenze dell’abuso sessuale  si protraggono fino alle ultime decadi della vita della persona e lo fanno in diversi modi. Un recente studio, il cui scopo era sintetizzare i dati di ricerca disponibili sugli effetti dell’abuso infantile, tra cui quello sessuale, nel ciclo di vita, ha rilevato che in diversi adulti (età media 54 anni) coloro che erano stat* abusat* riportavano:

Persistenti problemi di salute mentale, tra cui PTSD e PTSD complesso, disturbi d’ansia, depressione, disturbi di personalità, abuso di alcool e droghe e tentativi di suicidio;

Frequenti problemi di salute fisica, sia in termini di maggiore presenza di malattie fisiche sia di numerose ospedalizzazioni causate da esse;

Conseguenze negative a livello psicosociale, come povertà, problemi coniugali, l’essere senzatetto, essere stati in carcere o avere figli presi in carico dai servizi sociali.

Le molestie sessuali, gli abusi e gli assalti che accadono all’interno delle chiese e delle comunità religiose e il come cercare di risolvere questa drammatica situazione sarà il nodo delle relazioni e degli interventi che si articoleranno durante l’incontro dell’11 gennaio 2019 dalle ore 15 alle ore 18 alla Facoltà Valdese di teologia a Roma inVia Pietro Cossa, 44 .

Sono previsti interventi di Gianna Urizio, già presidente FDEI Associazione Donne in genere (Roma), Paola Cavallari osservatorio interreligioso – violenza contro le donne SAE (Bologna), Letizia Tomassone docente di studi femministi e di genere(Roma)