Venerdi 14 novembre alla Casa Internazionale delle donne si terrà una giornata davvero speciale ...con due eventi . Il primo al mattino , il secondo nel pomeriggio
Sono trascorsi più di 25 anni dall’ ottobre 1992 data della prima assemblea dell’Associazione Federativa Femminista Internazionale che con il CFS (Centro femminista Separatista) aveva maturato un progetto ambizioso:  una Casa tutta per le donne. Una scelta vincente che ha portato al risultato di avere la Casa Internazionale delle Donne.  Un momento di riflessione e di incontro  per rinnovare la conoscenza con le tante giovani donne e le nuove associazioni che oggi abitano la casa. Un modo per ricordare chi ci ha precedute e ci ha consegnato un bel risultato che deve essere difeso ad oltranza. I risultati acquisiti vanno
DIFESI perché è possibile sempre tornare indietro … QUESTO NOI NON CE LO POSSIAMO PERMETTERE!

In mattinata alle 10,30   si parlerà di diritti delle donne e dei sentimenti  a distanza di  170 anni dalla dichiarazione di Seneca Falls ma anche della dichiarazione dei diritti umani  a 70 anni dalla firma di Parigi  e della situazione del rispetto dei diritti oggi in Italia  ne parleremo con Il Paese delle Donne – Maria Paola Fiorensoli,   con la Wilpf – Patrizia Sterpetti e con Power and Gender Irene Giacobbe 
           
Nel Pomeriggio alle 18,00
Verrà presentato “Donnità” il secondo volume edito di poesie di Edda Billi Una Grande festa, per noi tutte , l’occasione di passare una giornata alla Casa .
Vi aspettiamo numerose per una festa di cuori e pensieri
Ricordiamo che EDDA BILLI  è Presidente onoraria della Casa Internazionale delle Donne un riconoscimento che le è stato rinnovato anno dopo anno per il suo indomabile impegno che l’ha vista sempre presente dai lontani anni sessanta nelle lotte femministe per il riconoscimento delle donne come persone autodeterminate e come cittadine del mondo. Ma Edda Billi è anche, soprattutto, poeta che  nel volume “DONNITA”  propone un centinaio di componimenti divisi in 5 raccolte – “Lucy”, “Calce viva”, “La giostra della frullana”, “Barlumi”, “I mangiatori di simboli”. Una poeta consapevole di essere dentro un “corpo politico” ma senza nessuna pretesa di poesia civile: la sua è la parola lucida e dolente di un’anima che scava e vola, che sa sorprendere la natura segreta di cose e animali, che dà alla rabbia e al dolore la quiete della pietà, che sa l’incanto d’amore trovato e perso ed è capace di prendere per mano, come un’amica attesa, anche la morte. Il libro è stato curato da Paola Mastrangeli con la postfazione di Carla Vasio