Dal  3 maggio al 6 giugno 2018 Cappella Orsini Lab, Via di Grotta Pinta 21, Roma In collaborazione con Museo Nazional e  Preistorico Etnografico Luigi Pigorini Con  Anima  Mundi.  Natura  e  spiritualità  attraverso  le  fotografie  e  installazioni  di  Letizia  Girolami  si conclude la rassegna Magic  Trip dedicata al contributo che la  Beat  Generation  ha dato alla cultura  contemporanea.

Letizia Girolami

Anima  Mundi è  un  termine filosofico usato  dai platonici per  indicare  la  vitalità   della natura nella sua totalità.  Da un unico   organismo   vivente  prendono  forma  organismi  che,  pur  differenziandosi  ognuno  secondo  le  proprie  specificità  individuali,  risultano  tuttavia  legati  tra  loro  da  una  tale  comune “a nima universale ”, facilmente  identificabile con Madre Natura. Facendo  riferimento  alla  rassegna  Clorofilla ,  realizzata  da  Cappella  Orsini  Lab  nel  2017,  estrapoliamo  questo  paragrafo,  che  ben  si  colloca  all’interno  del progetto attuale:  i simboli  cui  le  diverse  culture  hanno  fatto  riferimento  per  evocare  il  senso  di  comunione  con  la  natura,  dalle  grandi  madri  alle  ninfe  silvestri  per  arrivare  a  personaggi  reali  come  Konrad  Lorenz  o  Vandana  Shiva,  camminano  lungo  un  crinale  tra paura e  amore, mediatori laici tra l’umanità e l’universale,  dall’indefinitamente piccolo all’infinitamente grande.  In  questo caso,  gli ideologi della  Beat  Generation Jack  Kerouac,  Lawrence  Ferlinghetti,  Allen Ginsberg,  William Burroughs vengono   analizzati  attraverso  il  rapporto  con  la  natura,  che è a sua volta  mediato  dalle  filosofie  orientali  che ad essa si ispirano.  Il  ricorso allo sciamanesimo di origine americana  è un fenomeno che va ad inserirsi all’interno  del  vasto  concetto  di  “ Magic  Trip ”  che include qualsiasi  percorso  individuale  e  collettivo  che abbia  portato  negli  anni  della  Beat  Generation  e che,  ancora oggi,  ci conduce ad un’indagine interiore in qualche  modo facilitata da mediatori spirituali provenienti da terre lontane.  Per  dare  una  rappresentazione  a  questo  pensiero  articolato  e  impudicamente  dispersivo  abbiamo pensato di realizzare una mostra dedicata al lavoro di  Letizia  Girolami ,  che  coltiva iris nella sua terra e che realizza  delle  macro  fotografie dei particolari più intimi di quello che lei ritiene essere il fiore più  sacro.  Da  qui  si  diparte  il  suo  Magic  T rip ,  che  la  porta  a  indagare  l’animo  umano e la psiche, lo sciamanesimo e la guarigione, le vibrazioni del tamburo  e  il  viaggio  simbolico  nel  tempo.  Letizia  testimone  contemporanea  ed  erede  vibrante della  Beat Generation. Letizia  Girolami  ha  chiamato  come  testimone  del  suo  percorso  di  crescita  spirituale  lo  sciamano  groenlandese  Angaangaq  Angakkorsuaq.  Guaritore,  cantastorie  e  portatore  del  Qilaut  (tamburo  a  vento)  è  un  Anziano  degli  eschimesi Kalaallit nell’alto nord della Groenlandia  –  Kalaallit Nunaat. Viene  da  una  famiglia  con  una  lunga  tradizione  di  guaritori.  Il  suo  nome  significa  “L ’uomo  che  assomiglia  a  suo  zio”.  Nel  2004,  è  stato  nominato  dalla  sua  famiglia  come  Sciamano.  Angaangaq integra le tradizioni di guarigione e le  con oscenze  degli  antichi  i nsegnamenti  eschimesi  nei  suoi  Cerchi,  ( seminari  intensivi )  e negli Aalaartiviit (le cerimonie tradizionali della capanna sudatoria).  Parla  in  congressi  e  convegni  su  temi  inerenti  all’ambiente,  al  cambiamento  del  clima  e  ai  problemi  degli indigeni. Il suo impegno per  l’armonia interculturale è largamente riconosciuto.

Gaia Raccosta,    Coordinatrice  mostre Cappella Orsini Lab