Anna Foa

Martedì 9 ottobre 2018, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove – Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume La famiglia F. di Anna Foa, Laterza, 2018. Intervengono: Guido Crainz, Marino Sinibaldi. Coordina: Patrizia Rusciani. Sarà presente l’autrice.

La storia della sinistra italiana è anche una storia di famiglia. È il caso della famiglia Foa, dai nonni al padre Vittorio e alla madre Lisa, fino ai figli Anna, Renzo e Bettina. Una famiglia in cui la passione politica e l’impegno civile si sono intrecciati così fortemente con lo svolgimento della vita quotidiana da educare e governare anche le relazioni, i sentimenti.

Si aprono vecchie scatole con dentro foto e carte di famiglia: un trasloco può far riemergere il passato di tante vite. È quello che è successo ad Anna Foa. Storie di bisnonni, prozii e cugini, fino a quelle dei genitori, Vittorio e Lisa, ricordi a lungo accantonati. Avvocati mazziniani e ‘internazionalisti’, ‘suffragette’ e rabbini lasciano il passo ai primi socialisti, agli antifascisti di Giustizia e Libertà, ai comunisti. Come sfogliando un vecchio album, vediamo rievocati il fascismo, il carcere, la Resistenza, la Shoah, il dopoguerra, il 1968, gli anni di piombo, l’impegno di Lisa in Lotta Continua, il suo anticonformismo, la lunga saggia vecchiaia di Vittorio. Come in ogni storia di famiglia, le case sono centrali: le stanze delle case di vacanza, quelle dei nonni disperse per la Penisola, quelle dei genitori frequentate da amici d’eccezione. E poi il racconto dei luoghi e le città: Torino, la Valle d’Aosta, Roma, ma anche la Spagna della guerra civile, il Vietnam, l’Africa, la Cina. Quella che si viene a comporre, pagina dopo pagina, è una storia ‘intima’ della sinistra italiana. I libri che si leggevano, le percezioni politiche, il modo in cui il mondo esterno veniva filtrato da quello familiare. È anche la storia della fine di un’illusione, quella del comunismo, della sua lenta fine. Una storia familiare e autobiografica aperta a tutte quelle remissioni della memoria e a quelle percezioni personali che la rendono dichiaratamente parziale e non definitiva. Un esperimento storiografico nuovo e condotto ‘sul vivo’ per riscoprire le passioni del Novecento.

Anna Foa ha insegnato Storia moderna all’Università di Roma La Sapienza. Si è occupata di storia della cultura nella prima età moderna, di storia della mentalità, di storia degli ebrei. Tra le sue pubblicazioni: Ateismo e magia (1980); Ebrei in Europa. Dalla Peste Nera all’emancipazione XIV-XIX secolo ( 1992); Giordano Bruno (1998); Diaspora. Storia degli ebrei nel Novecento (2009); Portico d’Ottavia 13. Una casa del ghetto nel lungo inverno del ’43 (2013); Eretici. Storie di streghe, ebrei e convertiti (2004); Andar per ghetti e giudecche (2014); Andare per i luoghi di confino (2018).

 Guido Crainz, già docente di Storia contemporanea all’Università di Teramo e commentatore del quotidiano «la Repubblica». Tra le pubblicazioni più recenti: Aggiornare la Costituzione: storia e ragioni di una riforma, con Carlo Fusaro (2016); Storia della Repubblica. L’Italia dalla Liberazione ad oggi (2015), Il sessantotto sequestrato. Cecoslovacchia, Polonia, Jugoslavia e dintorni (2018).

Patrizia Rusciani dirige la Biblioteca di storia moderna e contemporanea.

 Marino Sinibaldi, giornalista, critico letterario, ideatore e conduttore di importanti programmi radiofonici, dal 2009 è direttore di Radio Tre Rai.