Dal 28 settembre 2018 al 18 novembre 2018 la prima mostra personale in Europa di Caline Aoun, vincitrice del premio Deutsche Bank’s Artist of the Year 2018-2019 curata daBritta Färber e Anne Palopoli.    La sua arte nasce dall’alternarsi di astratto e concreto, fisico e digitale, esplorando le possibilità di rappresentazione di quei concetti che nella realtà sarebbero impossibili da raffigurare: proprio per questo motivo i suoi lavori hanno la capacità di trasformare l’invisibile, l’immateriale in qualcosa di concreto e visibile.

Attraverso studi topografici l’artista fa degli spazi in cui lavora l’oggetto principale delle sue opere, alterandone la superficie e quindi trasformandoli.
Lavorando direttamente con le componenti architettoniche del museo, l’artista presenta una serie di lavori site-specific mediante i quali circonda il visitatore con realtà materiali e tattili, rivisitando e reinventando la fisicità dello spazio.

Caline Aoun

Nata a Beirut nel 1983, Aoun  fa parte di una generazione di giovani artist* libanesi cresciut* all’estero dopo la guerra civile scoppiata nel 1975  che hanno completato la loro formazione artistica fuori dal paese. Ha studiato a Londra alla Central Saint Martins School of Art and Design e alla Royal Academy Schools, completando il suo dottorato in belle arti presso l’Università di East London nel 2012. Originariamente usando la pittura come strategia concettuale. Poi, dopo aver abbandonato la pittura iniziata a sperimentare la fotografia e le tecniche di stampa digitale.

Il premio “Artist of the Year” è conferito su raccomandazione del Global Advisory Council della Deutsche Bank, composto dai rinomati curatori come Okwui Enwezor, Hou Hanru, Udo Kittelmann e Victoria Noorthoorn. Il premio viene assegnato ad  artist* contemporane* che hanno  creato un’opera che è artisticamente e socialmente rilevante in relazione alla capacità di integrare i media della carta e della fotografia, le due aree principali di interesse della collezione Deutsche Bank.

“Sono impressionata dall’ossessione di Caline Aoun per la stampa e di catturare tutte le cose che stanno svanendo” scrive Hou Hanru, direttore  artistico del MAXXI di Roma, in una dichiarazione sulla selezione della giuria. “Trasforma l’attenzione per il suo ambiente intimo in uno sguardo al mondo globalizzante. Il suo lavoro echeggia così meravigliosamente, in silenzio, il modo in cui il mondo gira oggi, con tutto ciò che viene imballato in container trasportati via su una barca che si fonde con il tramonto sull’orizzonte. Ma con il suo tocco i contenitori sono spalancati e tutto è sparito … rimane solo il respiro umano. “

Aoun  attinge per i suoi lavori dalla vita plasmata dalla tecnologia digitale: logistica, architettura, pubblicità o pianificazione urbana. In uno dei suoi ultimi progetti, Fields of Space (2016), fa uso degli oggetti del porto di Beirut – pavimenti di container, libri mastri, palette di spedizione industriali – e dati per rielaborare i modi in cui immaginiamo e interagiamo con lo spazio e la materialità intorno a noi. Gli elementi banali che sono normalmente trascurati diventano oggetti da guardare. Aoun manipola le informazioni e sconvolge la lettura comune costruita di oggetti familiari, assegnando nuovi valori a ciò che altrimenti svanirebbe semplicemente nel panorama urbano.

LE INIZIATIVE DEL MAXXI da settembre in poi

21 settembre 2018 – 21 ottobre 2018 – Dario Passi. Forma Urbis – Alcune delle opere emblematiche che hanno sancito l’abbandono della disciplina architettonica in favore della pittura di Dario Passi.

28 settembre 2018 – 18 novembre 2018  Caline Aoun. Seeing is BelievingLa prima mostra personale in Europa dell’artista vincitrice del premio Deutsche Bank’s Artist of the Year 2018-2019.

20 ottobre 2018 – 24 febbraio 2019 – Low Form – Un viaggio nell’immaginario tecnologico e surreale degli artisti di oggi tra sogni generati da computer, algoritmi creativi e avatar che si interrogano sul senso dell’esistenza.

07 novembre 2018 – 10 marzo 2019  Paolo Pellegrin. Un’antologia – Oltre 200 scatti per scoprire il percorso creativo e i temi che animano la ricerca del fotografo vincitore di dieci edizioni del World Press Photo Award.

10 novembre 2018 – 10 marzo 2019   Zerocalcare  La prima mostra personale dedicata al fenomeno del fumetto italiano