Si sono concluse il 29 dicembre 2017, con oltre 35mila domande pervenute, le iscrizioni al concorso per dirigenti scolastici bandito dal Ministero dell’Istruzione lo scorso novembre. Si tratta del primo concorso per l’assunzione di presidi dopo oltre sei anni: l’ultimo risale al 2011. Delle 35.044 domande, il 70,7% sono state inviate da donne, il 29,3% da uomini. L’età media delle candidate e dei candidati è di 49 anni. La Regione nella quale sono state presentate più domande è la Campania (7.039), seguita da Sicilia (5.595), Lazio (3.887), Puglia (3.719) e Lombardia (3.051). Saranno 15 i candidati residenti all’estero che sosterranno la prova preselettiva nel Lazio, come previsto dal bando di concorso emanato a novembre. I posti a bando sono 2.425, di cui 9 destinati al concorso per le scuole di lingua slovena o bilingue presenti in Friuli Venezia Giulia. “Si tratta di un concorso atteso e molto diverso dal passato, che darà una risposta effettiva al problema delle reggenze” ha detto la ministra Valeria Fedeli.   Ansa 29 dicembre 2017.

Alle future presidi proponiamo il libro di una collega ora in pensione: Tecla Massarotti Longoni. Questa preside, oggi scrittrice è nata a Gallarate (VA) dove attualmente vive. Dopo la maturità classica si laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano. Inizia la pratica legale prima e quella notarile poi. Nel contempo insegna e questa diventerà la ragione della sua vita. Svolge il compito con passione che non sfugge agli allievi, nonostante sia esigente.
L’impegno appassionato conquista un Ispettore ministeriale che la convince a presentarsi ad un concorso nazionale per presidi. Lo supera e, tra mille battaglie, migliora la scuola che le viene assegnata.
In pensione ritrova il tempo per scrivere. Tra le sue opere: “Brandelli di ricordi una bimba nell’inferno del fronte di Cassino” (2008) e la silloge “Urio” (2009). Nel 2010 “Brandelli di ricordi una bimba nell’inferno del fronte di Cassino” vince il Premio internazionale San Valentino di Quartu Sant’Elena “per amore per la natura…” con la menzione speciale e al Premio Letterario Città di Cava de’ Tirreni ottiene la medaglia. Il libro suscita l’interesse del Presidente Napolitano che fa scrivere al Sindaco e alla Prefettura di attivarsi per ottenere un riconoscimento per il Gonfalone del Comune.

Ne “La Preside di ferro” racconta una spaccato della Società, dal 1964 fino al 2004, vista attraverso la scuola, che è il suo specchio. Episodi di ordinaria amministrazione che si legano ad eventi di risonanza nazionale come l’attentato a Giovanni Falcone.
Episodi divertenti e casi di malcostume ben descrivono un mondo, quello della Scuola, che, sostiene l’Autrice, nel corso degli anni non sembra essere migliorato.