“A da passà a nuttata” terminava Napoli milionaria (1944), la commedia di Eduardo De Filippo impietosa “come un lungo articolo sulla guerra” nel mostrare le ferite che gli orrori del conflitto appena terminato avevano lasciato nel cuore della gente. Eppure testardamente fiduciosa nel futuro come lo è The Constitution, due insolite storie d’amore ultimo lungometraggio di Rajko Grlić, regista e sceneggiatore, insieme al giornalista e scrittore Ante Tomić, di questa intelligente commedia/tragedia sulla realtà della Croazia. Il film parla di ferite mai cicatrizzate, di demoni –l’ intolleranza, i pregiudizi, la discriminazione, il nazionalismo, l’odio- senza tradire la realtà ma anche “senza inutili spargimenti di sangue” secondo lo spirito della κωmωԁía, dalla antica Grecia ai difficili giorni nostri.

La storia è ambientata in un condominio di Zagabria. Al piano alto, abita Vjeko, professore di storia della Croazia – transgender infelice per la perdita del compagno Bobo- e suo padre Hrvoje, un ustascia “dimezzato” ma ancora eloquente nell’esprimere con lo sguardo l’odio verso ogni diversità, inclusa quella del figlio/a che lo accudisce. Nello scantinato del palazzo, vive una coppia “mista” che per amore ha superato i muri dei nazionalismi: lui è serbo, si chiama Ante e – grazie al nome che omaggia Ante Pavelić fondatore del movimento nazionalista degli Ustascia che “ripulì” la Croazia dai serbi- lavora nella polizia croata ed è in procinto di sostenere l’esame sulla Costituzione croata sebbene impreparato a causa di un disturbo dell’apprendimento. Maja, la moglie, è croata, un’infermiera femminilmente pratica e lungimirante. Il destino riunisce i quattro personaggi quando il croato Vjeko viene pestato di notte da connazionali omofobi e Maja, in servizio al Pronto Soccorso, decide di assisterlo a domicilio sostituendosi a lui nella cura del padre. In cambio, chiede a Vjeko di dare lezioni di Costituzione al focoso Ante.

Attraverso dialoghi “accesi” e attenzione alla psicologia dei personaggi, Rajko Grlić riesce a costruire una storia che si nutre di contrasti politici, sociali, sessuali e mira a “raggiungere…coloro che odiano a priori e che non mettono mai in dubbio l’odio che provano”. La Costituzione croata (Ustav Republike Hrvatske è anche il titolo originale del film) distrutta durante uno scontro verbale tra Ante e Vjeko e poi “riparata”con una copia nuova, diventa la dimensione relazionale in cui fare con-vivere i principi basilari della costituzione e il modo indiscutibile di essere di ciascuno.

Nebojša Glogovac, recentemente scomparso, è bravissimo nel ruolo di Vjeko, un personaggio che “incassa colpi come un uomo” ed è dolce e commovente nei panni di Katarina, la donna che vive in lui. Grandi interpreti anche gli altri attori: Dejan Aćimović, Ksenija Marinković, Božidar Smiljanić. The Constitution, due insolite storie d’amore ha vinto il Grand prix des Amériques alla 40a edizione del “Festival des films du monde” di Montréal ed è un film da non perdere. Attualmente è in programmazione presso il cinema Apollo 11 di Roma che, per chi non lo conoscesse, è un prezioso osservatorio cinematografico che apre la mente alla “diversità”di linguaggi e realtà.

Apollo 11, via Nino Bixio, 80/A