La quattrocentesca Madonna del Latte, dipinta su una tegola

Con la conferenza ‘Il corpo delle donne nell’arte sacra’, la storica e giornalista Lucetta Scaraffia oggi alle 19,30 a Villa Medici apre  il nuovo appuntamento de ‘I Giovedì della Villa’, ideati dalla direttrice dell’Accademia di Francia Muriel Mayette-Holtz e curati da Cristiano Leone.

Villa Medici a Roma
Lucetta Scaraffia

Lucetta Scaraffia, ufficiale della Legion d’onore della Repubblica francese, si è spesso occupata di storia delle donne e di storia del cristianesimo, con una particolare attenzione alla religiosità femminile. ”Nell’arte sacra cristiana occidentale il corpo femminile costituisce, al tempo stesso, un pericolo da neutralizzare e un simbolo da glorificare, in quanto tramite sacro, indispensabile per l’Incarnazione – ha spiegato la storica e scrittrice -Tutte le immagini femminili si pongono quindi all’interno di questa contraddizione, non facile da affrontare ma anche origine di splendide opere d’arte”.

 ”Se la forza dirompente della nudità femminile appare per la prima volta nelle medievali madonne del latte – ha spiegato ancora- con il Rinascimento il corpo delle Vergini diventa sempre meno ieratico e più umano e sessuato. Nasce anche una produzione parallela, che attraverso temi della storia sacra, come la Maddalena penitente o Susanna e i vecchioni, danno agli artisti la possibilità di rappresentare nudità femminili meno caste, indubbiamente più conturbanti”. Una lettura storico-antropologica di queste immagini permetterà di fare luce sul ruolo simbolico esercitato dalle donne in queste società, e quindi di comprendere meglio la condizione femminile nella storia.