L’Associazione “21 luglio” ha pubblicato la Prima indagine nazionale sulla condizione giuridica di rom originari dell’ex Jugoslavia.

Per l’associazione si tratta di un importante lavoro che colma finalmente un gap conoscitivo:  

“L’Associazione 21 luglio ha voluto indagare sull’entità del fenomeno e, con la ricerca ‘Fantasmi urbani’, ha condotto un’analisi meticolosa e puntuale sulla presenza, in Italia, dei cittadini di origine jugoslava a rischio apolidia. Uno studio i cui risultati marcano una forte differenza rispetto ai dati di riferimento assunti anche dal Governo italiano. L’indagine è partita da un ampio campione rappresentato dal 36,5% del totale di cittadini dell’ex Jugoslavia presenti nei “campi rom” italiani. Per raccogliere i dati sono state incontrate 2.666 persone e visitati 17 insediamenti in 8 Comuni italiani.”

“Alla luce dei risultati emersi – continua il comunicato dell’Associazione – le persone originarie dell’ex Jugoslavia a rischio apolidia, perché prive di passaporto e di permesso di soggiorno, residenti nei “campi rom” italiani sono circa 860, un numero ben lontano dalla forbice sino ad ora stimata di 15.000/25.000 unità. Di essi poco meno di 500 dovrebbero essere rappresentati da minori.”

Con un numero così esiguo, conclude il comunicato, “assai lontano dalle cifre passate non fondate su basi scientifiche, ridimensiona il fenomeno e soprattutto consente finalmente l’attivazione di politiche mirate a singoli contesti e specifiche situazioni locali.”

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Per maggiori informazioni:
Anna Grazia Concilio
Ufficio stampa e comunicazione
Associazione 21 luglio
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