Tra le iniziative previste a Napoli per il “Maggio dei Monumenti”, il prossimo 1 maggio alle 19, presso il complesso di San Giuseppe delle Scalze, verrà inaugurata «Ricami », personale di Antonella Romano.

Le installazioni di questa artista eclettica, che proviene dal teatro, sono il frutto di un meticoloso lavoro di intreccio del fil di ferro. Le sue opere – interamente lavorate a mani nude – sono veri e propri ricami, che talvolta evocano delle gabbie, capaci di imprigionare o custodire  oggetti densi  di simbologie.

Seni, melograni, cuori anatomici, specchi, sono questi gli elementi alla base di opere come La Grande Madre, L’Uomo Nuovo, la Ricapitolazione Sciamanica, la Sirena, I Pesci, capaci di evocare l’importanza del ritorno all’essenza, all’istinto, alla piena libertà di manifestare i propri sentimenti. Il contrasto tra la leggerezza delle figure che Antonella Romano crea, e la durezza del materiale usato , come ferro e piperno – vuole proprio ricordare i temi più cari all’artista, e cioè il desiderio di libertà – interessante da questo punti di vista l’opera dedicata alle spose bambine – l’amore per la natura, per la vita, ma anche il rapporto con la morte e con la sofferenza.

Un lavoro al femminile, quello di Antonella Romano, che si inserisce nella rassegna “t-essere – storie sul filo”, organizzato nell’ambito della XXII edizione del “Maggio dei Monumenti” del Comune di Napoli dal Coordinamento delle Scalze e dall’associazione Archintorno: Il Coordinamento le Scalze da oltre 10 anni gestisce il complesso di San Giuseppe a Pontecorvo e punta a restituire la chiesa al quartiere e alla città.

Attraverso una serie di appuntamenti serali – concerti, spettacoli teatrali, mostre e visite guidate – gli spettatori potranno così scoprire e apprezzare uno dei più suggestivi capolavori del barocco napoletano e contribuire a dare visibilità al monumento e alle tante attività socio-culturali che vi si svolgono all’interno.