Daisy, cittadina italiana dal 2014 vive a Moncalieri. Anche i  genitori  nigeriani avevano fatto sport. Per sei anni  ha praticato tennis, poi ha dimostrato attitudini da lanciatrice: nel peso e nel disco. Si è imposta a livello nazionale con   la guida dell’ex discobola azzurra Maria Marello. Ha studiato al liceo linguistico, con indirizzo internazionale e un doppio diploma scolastico: italiano e spagnolo. Studia giustizia criminale.  Dal gennaio 2017 si è trasferita alla Angelo State University, in Texas, con notevoli progressi fino alla migliore prestazione italiana under 23 nel disco (57.49 ad Abilene, nel mese di marzo), superata dopo quasi 39 anni. Un limite portato a 57.64 negli Europei a squadre di Lille, al debutto in Nazionale assoluta, e poi a 59.72 il 7 aprile 2018 a San Angelo.

 

Daisy Osakue, primatista italiana under 23 nel lancio del disco, è stata aggredita la notte tra il 29 e il 30 luglio mentre rientrava a casa, a Moncalieri. La giovane 22enne della nazionale italiana di atletica leggera, nata a Torino da genitori nigeriani, è stata colpita al volto da un uovo lanciato da un’auto in corsa: trasportata all’ospedale Oftalmico di Torino, ha riportato una leggera abrasione alla cornea. Ha rischiato di non poter partecipare agli Europei di atletica, anche se ha fatto sapere: “Cascasse il mondo, ma a Berlino vado assolutamente”. E la giovane torinese non ha dubbi: il movente è il razzismo.

”Cara Daisy, siamo con te. L’indignazione e l’allarme crescono. Colpevole chi rimuove o addirittura banalizza’’, così Barbara Pollastrini, deputata e vicepresidente del Partito Democratico.  ‘’Un ministro degli Interni deve rispondere dei principi e dei valori della Costituzione. Non può esultare per i sondaggi di giornata quando si succedono aggressioni, alcune con esiti drammatici come l’omicidio di ieri ad Aprilia o come quello del coraggioso sindacalista ammazzato a giugno a Rosarno. O come, per ricordarne altri di questa inquietante sequenza, il ferimento della piccola bambina rom di un anno che ora rischia di rimanere paralizzata o del giovane senegalese colpito mentre riceveva insulti razzisti a Partinico. Il Ministro riferisca in Parlamento. E tutto il governo risponda di quella che appare un’indifferenza e una sottovalutazione. Intanto, si uniscano coscienze, movimenti, associazioni, personalità, le tante forme di solidarietà che ci sono sui nostri territori in una mobilitazione generale. Immagino le Feste dell’Unità in corso come uno spazio aperto di promozione, di incontro e di iniziative per dire no al razzismo, sì alla dignità di ogni persona’’, conclude Pollastrini.

(ndr: il Parlamento rimarrà aperto fino a venerdì 3 agosto 2018)