Lo scorso novembre è uscito, a distanza di 40 anni dall’uscita della canzone, il video ufficiale di Anima Fragile, una canzone di Vasco Rossi tra le più amate, contenuta nell’album Colpa di Alfredo. Il video è una storia animata intensa ed emozionante illustrata da Rosanna Mezzanotte.

Non è il primo video di una canzone di Vasco illustrato da questa artista. L’abbiamo contattata per farci raccontare di più.

A cominciare dalla collaborazione con Vasco. Rosanna, raccontaci, come è nata?

Lavoro nello studio di comunicazione Chiaroscuro Creative che da molti anni cura l’immagine di prodotti editoriali e discografici di Vasco e di altri artisti di fama nazionale e internazionale.

Abbiamo visto il video di Jenny è pazza (meraviglioso!), e anche Anima fragile (ancora di più), che rappresenta con un lungo nastro rosso la ragnatela delle relazioni. Come sono nate le storie raccontate nei video?

Entrambi i video sono nati in occasione dei 40 anni dall’uscita dei rispettivi album, le canzoni sono state scelte insieme alle persone che oltre a me hanno lavorato alla realizzazione dei corti animati. Arturo Bertusi ha scritto i racconti, con la collaborazione di Roberto Lepore, le animazioni invece sono state realizzate da Tommaso Arosio e Matteo Manzini.

Sono storie di due donne. Da che cosa siete partiti per rappresentarle?

Anima Fragile nasce dalla fine di una relazione sentimentale, Jenny invece è una canzone sulla depressione, e direi che Vasco abbia scelto di rappresentare questo stato d’animo attribuendogli un nome femminile. Io, come credo anche i miei colleghi, ci siamo posti l’obiettivo di rappresentare le emozioni suscitate dalle due canzoni.

Queste emozioni hanno influenzato anche le scelte stilistiche?

Io mi occupo di comunicazione e arte, e nell’arte in particolare approfondisco una ricerca nell’astratto e nel minimale (vedere per credere, ndr). Nel caso di Vasco, però, sarebbe difficile rappresentare le sue canzoni senza illustrare l’universo umano e reale. Il punto di incontro per me sta nel cercare di trasmettere emozioni con tratti istintivi e forme molto libere. Penso spesso che se Vasco fosse un artista visivo, il suo genere sarebbe una specie di realismo interiore; lui sa rappresentare le emozioni alla perfezione senza mai scollegarsi dal mondo esterno e dalla realtà contemporanea.

Ti occupi di grafica, di illustrazione, e molto altro. Come in molti altri settori, anche quello dell’illustrazione sembra sia uno di quelli in cui se sei femmina fai più fatica a vedere riconosciuto il tuo talento o la tua competenza. È così anche per te? Che tipo di esperienze hai avuto?

Ecco io non penso che sia un problema del settore dell’illustrazione soltanto, ma forse lo è della società ed è antico. Non a caso siamo abituati al detto “auguri e figli maschi”.

Credo sia stata tramandata nelle generazioni un’educazione con molte censure, con molti giudizi e limiti di genere e noi donne forse facciamo più fatica a liberarcene.

Se è vero che tutte le madri hanno una madre, questa cosa ce la passiamo anche un po’ tra noi donne.

Forse bisognerebbe partire da questi limiti e cercare di sradicarli: a me, mia madre ha sempre ricordato quali erano le mie libertà e mi ha fatto sentire libera.

Ci sono fumettiste o illustratrici che hai come riferimento o ispirazione? Chi sono?
Ci sono molte illustratrici, fumettiste e artiste che stimo molto come Yayoi Kusama (http://yayoi-kusama.jp/), ma ora che mi ci fai pensare io credo di essere stata influenzata prevalentemente da artisti uomini: davanti ai quadri di Egon Schiele a Vienna soffrivo quasi fisicamente all’idea di dovermi allontanare e smettere di guardarli.

Credi che il mondo dell’illustrazione evolva o potrà evolvere nel senso di un maggiore protagonismo femminile?

Sì, io penso che basti concedersi la libertà di esprimersi, mi viene in mente Marjane Satrapi, fumettista iraniana trapiantata in Francia.


Rosanna Mezzanotte ha 37 anni, è fumettista, grafica e illustratrice. Originaria di San Marco in Lamis, provincia di Foggia, vive e lavora a Bologna.

Le immagini sono state gentilmente concesse dall’autrice