Si è concluso da qualche giorno il “Convegno dei ginecologi e degli ostetrici cattolici” ed abbiamo letto sulla stampa la “promessa dell’ostetrico cattolico” che riporto. Pretendo da donna e da cittadina di poter evitare un ginecolo o un ostetrico che non mi mettessero al corrente di tutte le possibilità che la scienza e le tecnologie mettono a disposizione di una pazienteIo sottoscritto, ___________________, prometto solennemente di:

1. potenziare costantemente le mie capacità professionali al fine di garantire ai miei pazienti la migliore assistenza possibile
_ 2. rispettare i miei pazienti in quanto Persone umane, ponendo i loro interessi al di sopra di ogni considerazione politica ed economica, trattandoli senza pregiudizi derivanti da differenze religiose, razziali, etniche, socio-economiche o sessuali
_ 3. difendere e proteggere la Vita Umana dal concepimento alla sua fine naturale, credendo che la Vita Umana, trasmessa dai genitori, è creata da Dio e ha un destino eterno che appartiene a Lui
_ 4. rifiutare di diventare uno strumento di applicazioni violente o oppressive della Medicina
_ 5. servire la Sanità Pubblica, promuovendo le politiche sanitarie nel pieno rispetto della Vita, della Dignità e della Natura della Persona umana
_ 6. cooperare con l’applicazione delle Leggi oneste, tranne che per motivi di obiezione di coscienza, laddove la Legge civile non rispetti i Diritti Umani, in particolare il diritto alla Vita
_ 7. donare parte del mio tempo per l’assistenza libera e caritatevole dei poveri

Al fine di raggiungere tali obiettivi, in qualità di Ostetrico e Ginecologo Cattolico, prometto anche di:
1. riconoscere la Parola di Dio come l’ispirazione di tutte le mie azioni, di essere fedele agli insegnamenti della Chiesa, e di formare la mia coscienza professionale in accordo con essi
_ 2. coltivare un rapporto filiale con Dio alimentato dalla Preghiera e di essere fedele testimone di Cristo
_ 3. mettere in pratica i principi morali cattolici, in particolare quelli relativi alla bioetica medica fondata sul Personalismo, cioè:
_ 1. di non consigliare, né certificare, né facilitare ad alcuno il ricorso all’aborto volontario;
_ 2. di non usare, né consigliare, né prescrivere sostanze, mezzi o pratiche contraccettivi, intercettivi e contragestativi e di sterilizzazione;
_ 3. di non ricorrere, né consigliare, né facilitare ad alcuno il ricorso alla fecondazione artificiale, né prendere parte agli interventi necessari per la sua realizzazione;
_ 4. di approfondire la conoscenza dei metodi naturali di regolazione della fertilità e di promuoverne la conoscenza e l’uso, facendo notare alle Donne ed alle Coppie con cui vengo a contatto l’alta efficacia, la semplicità d’uso, l’alta scientificità, l’innocuità, la gratuità, i benefici psicologici e relazionali (la crescita del dialogo, dell’attenzione e del rispetto reciproco) nella coppia che li usa e la gioia di una donazione reciproca totale e senza “il terrore del figlio”.
_ 4. esprimere la benevolenza di Cristo nella mia vita e nei miei rapporti con i pazienti, i colleghi e la società
_ 5. partecipare alla Evangelizzazione del mondo sofferente, in collaborazione con il Ministero Pastorale della Chiesa

{{Fonte}} [http://aigoc.com->http://aigoc.com/index.php?option=com_content&view=article&id=48:la-promessa-dellostetrico-cattolico&catid=34:materiale&Itemid=2]

Io vorrei solo che il medico o l’ostetrico di una struttura pubblica, che fa una promessa del genere venisse in qualche modo segnalato all’utenza.
Non voglio giudicare una promessa di questo tipo, ma pretendo da donna e da cittadina di poter evitare un ginecolo o un ostetrico che non mi mettessero al corrente di tutte le possibilità che la scienza e le tecnologie mettono a disposizione di una paziente, soprattutto quando si chiede per questi professionisti la riserva dei posti pubblici del 50%, cioè uno su due.