Si è tenuto a Bologna il primo seminario tra quelli previsti dal progetto Arianna (Attivazione Rete nazIonAle aNtivioleNzA) che si propone di offrire alle donne che chiamano il Servizio di accoglienza telefonica 1522 una risposta che tiene conto delle risorse locali disponibili a sostenerne il percorso di sottrazione alla violenza. Il modello di intervento sarà sperimentato in venti realtà pilota.Il servizio, che opererà in {{stretto rapporto con i servizi locali}}
(centri antiviolenza, servizi sociali e sanitari, forze dell’ordine), ha
il duplice obiettivo di {{accompagnare la richiesta d’aiuto}} della donna
{{verso i servizi territoriali}} e di fornire una prima {{risposta
informativa}} ai bisogni rilevati con particolare riguardo alla messa in
sicurezza della donna.
_ La Rete nazionale antiviolenza è infatti stata pensata come una{{ rete delle reti}}, capace di recepire, potenziare e diffondere a livello nazionale le azioni realizzate dalle {{Reti antiviolenza a livello locale}}.

Durante i due anni in cui sarà attivo il progetto si punta a mettere a punto una strategia di coinvolgimento progressivo di 20 territori che sperimenteranno un protocollo integrato Call center / reti locali.

{{I servizi coinvolti nelle Reti locali}} sono i seguenti:
– Centri antiviolenza e case rifugio;
– Servizi sociali territoriali;
– Servizi sanitari ed ospedali;
– Forze dell’ordine; tribunali;
– Servizi educativi e scolastici.

Il risultato finale che si vuole ottenere è la {{conoscenza e l’emersione del fenomeno della violenza}} e l’elaborazione di metodologie di intervento attraverso
– uno stretto {{intreccio tra istituzioni e centri antiviolenza}} gestiti da associazioni di donne,
– l’incentivazione all’{{avvio di nuovi servizi contro la violenza}} e la messa a punto {{protocolli di rete per i territori}}, che favoriscano l’ accesso ai servizi da parte delle donne che subiscono violenza

Il progetto Arianna si è quindi dotato di un {{[sito internet->http://www.antiviolenzadonna.it/]}} che mette a disposizione materiale utile, non solo statistico, per chi volesse capire meglio il fenomeno della violenza contro le donne e conoscere le [buone prassi attuate localmente->http://www.antiviolenzadonna.it/index.php?page=barra4/buone-prassi]. Infine il sito mette a disposizione degli operatori vere e proprie guide professionali con utili consigli e informazione di carattere metodologico.

Per un’informazione dettagliata delle diverse esperienze attuate dalle città o dalle Province coinvolte nel Progetto arianna, si può consultare l’apposita sezione del sito “[Esperienze segnalate->http://www.antiviolenzadonna.it/index.php?page=esperienze/segnalate]”