“Ad oggi, 28 gennaio 2019, la nave Sea Watch è obbligata alla fonda nelle acque di Siracusa: 47 uomini, tra i quali minori non accompagnati,  guardano da lontano la riva che mai è stata cosi lontana e cosi vicina.

 Tutti  gli inviti rivolti al Ministro dell’Interno Matteo Salvini  a far scendere sulla terraferma questi poveri disgraziati, si scontrano con il muro di fermezza cui il vicepremier ha affidato non solo tutto il suo fulgido destino politico, ma anche quello della Lega, che, lui spera, avrà la maggioranza nel Paese.

 Il sogno di Salvini non si ferma qui. Egli spera anche di far cambiare pelle all’Europa, poiché, se da un lato rimprovera alla Francia e alla Germania di non essere solidali nelle politiche di accoglienza, scaricando sull’Italia tutto il peso dell’emergenza, dall’altra assume quello stesso atteggiamento di fermezza che rimprovera ai partner europei. L’aspirazione salviniana va nel segno di italianizzare o salvinizzare, che è la stessa cosa, anche l’Europa.

 Poiché Salvini molto spesso mostra il Crocifisso, lo invitiamo a non servirsi più della croce per mettere in croce i poveri cristi che da quel Cristo appeso sono stati salvati e redenti”. (Roma, 28  gennaio 2019)