Altro che spray al peperoncino! Dal sindaco di Pisa Michele Conti arriva una proposta senza precedenti, che ci lascia esterrefatte perché profondamente inutile e addirittura pericolosa per la vita stessa delle donne maltrattate e dei loro figli e figlie. A pagina 23 del Programma di mandato 2018-2023, presentato qualche giorno fa dal sindaco, al paragrafo “Politiche di tutela alla genitorialità” (!) leggiamo queste parole: “nel caso di padri maltrattanti si dovrà invertire la tendenza per cui le madri e i figli sono costretti ad abbandonare la loro casa per trasferirsi in case rifugio, saranno pertanto previste residenze nelle quali far trasferire i padri per consentire alle madri e ai figli di restare nel loro ambito abitativo abituale riducendo, soprattutto per i bambini, le cause di disagio e di stress”.

È quindi così che il sindaco e la giunta intendono sostenere e tutelare le donne vittime di violenza e le loro figlie e figli, mettendo a rischio la loro sicurezza? Offrendo una casa di accoglienza agli uomini maltrattanti e lasciando donne e bambini alla mercé dei propri carnefici?

Tutte le legislazioni, convenzioni e linee guida nazionali e internazionali prevedono che in caso di gravi maltrattamenti le donne e i minori vengano allontanati dal maltrattante e ospitati in una casa rifugio ad indirizzo segreto proprio per garantirne la sicurezza ed evitare che il maltrattante possa reiterare le violenze.

Le case rifugio (55 in Italia) sono l’unico luogo davvero protetto dove le donne maltrattate e i loro bambini e bambine possono salvarsi dalla violenza omicida di mariti e padri. Come ci insegna la ventennale esperienza della nostra Casa rifugio, vivere in un luogo sicuro e protetto rappresenta spesso una misura salva-vita, nonché il primo importante passo per intraprendere un percorso di uscita dalla violenza. Purtroppo nel programma di mandato del sindaco non solo non c’è neanche un’azione che vada a sostenere in modo concreto ed efficace la lotta contro la violenza sulle donne e le esperienze già esistenti sul territorio ma addirittura si propongono misure che mettono a repentaglio la vita stessa delle donne maltrattate!

A questo punto non ci rimane che offrire al sindaco e alla sua giunta un corso di formazione gratuito sulla violenza contro le donne, così forse eviteranno di improvvisare e proporre azioni inutili e pericolose. Intanto consigliamo loro di leggere quanto scrive un bambino che con la madre ha lasciato la sua casa, dove per anni ha assistito alle violenze del padre, ed è andato a vivere nella Casa rifugio del centro antiviolenza Lorena di Casal di Principe (Na):

“Per superare una delle mie più grandi paure da due mesi circa vivo a Casal di Principe. Le mie paure sono la paura del buio, dei fulmini e di papà. La paura del buio l’ho quasi superata del tutto perché dormo con la luce accesa, ora mi sto abituando anche senza. La paura dei fulmini non l’ho ancora superata perché ho paura che possano distruggere qualcosa di mio. La paura di papà l’ho superata andandocene di casa e venendo a vivere a Casal di Principe per un po’”.

LA CASA QUEST’ANNO COMPIE 20 ANNI! e la vogliamo festeggiare incontrandoci a pranzo per finanziarci e con tante altre iniziative

Domenica 9 dicembre vi aspettiamo al circolo Arci Alberone (via Sant’Agostino 199, Pisa) per il consueto pranzo della Casa. Nell’occasione presenteremo anche le nuove tessere associative con le quali abbiamo voluto rendere omaggio ad una grande femminista: Audre Lorde. Il pranzo è aperto a tutt*, venite con amiche, amici, familiari, insomma con chi volete! Il costo è 20€ a persona, 15€ per studentesse/studenti e precarie/i. Per info e prenotazioni potete scrivere a segreteria@casadelladonnapisa.it. Passate parola, grazie!

Un importante traguardo che vogliamo condividere con tutte e tutti voi così giovedì 13 dicembre alla Biblioteca del Convento dei Cappuccini (ore 15-19), in occasione dei vent’anni della nostra Casa rifugio, presenteremo il prezioso bagaglio di storie ed esperienze maturate in questi anni nell’incontro “La Casa rifugio si racconta: storie di relazioni tra donne”. Operatrici ed esperte del centro antiviolenza racconteranno il lavoro che svolgono ogni giorno nella Casa rifugio, le storie e le donne che l’abitano, i percorsi che affrontano per riprendersi la propria vita e libertà. Qui locandina e programma, vi aspettiamo!

Martedì 18 dicembre il gruppo Le Sibille propone una nuova lettura scenica del romanzo di Sibilla Aleramo “Una donna”, un libro che, ad oltre 100 anni dalla pubblicazione (fu pubblicato nel 1906), continua ad essere di grande attualità e forza. La lettura si terrà alle ore 20.30 presso il Cinema Lanteri. Ingresso 7€, 5€ per le socie della Casa.