telefonoIl manifesto del Telefono Rosa Piemonte per l’8 marzo 2017 è sostanzialmente una domanda: posta ai maltrattanti. A coloro i quali, secondo quanto risulta all’osservatorio del Telefono Rosa Piemonte, sono responsabili delle violenze subìte dalle 723 donne accolte, oltre alle 291 accompagnate alla rete dei servizi del territorio. A questi numeri, già imponenti di per sé, vanno aggiunti 3.018 contatti via web, email o social. Testimoniano violenze che, nonostante i dati a livello nazionale segnalino relative diminuzioni, depongono per una efferatezza senza precedenti. Registriamo in Telefono Rosa Piemonte il 36,25% di donne vittime di stalking (240 accoglienze specifiche). Ma anche il 18,13% di violenze sessuali, il 76,74% di violenze fisiche e l’87,16 di violenze psicologiche.

Dati molto significativi, che delineano la tendenza dal 2013 ad oggi. Le donne che temevano per la propria vita nel 2013 erano il 52,17%; oggi sono il 65,22%. Lesioni e ferite significative erano riportate dal 37,14% delle donne nel 2013: nel 2016 il dato è cresciuto al 51,68%.

Non meno preoccupanti i riscontri sulla violenza assistita nei nuclei familiari delle nostre utenti: nel 2013 riguardava il 56,82% dei figli minori, nel 2016 appartiene all’esperienza del 69,97% dei casi. E se i minori descritti vittime di violenza diretta erano il 19,42% nel 2013, nel 2016 il tasso percentuale si è innalzato 32,08%.

Dunque: tutti i maltrattamenti portati alla luce (e purtroppo le altre migliaia di cui ancora oggi non abbiamo traccia) hanno precisi responsabili: uomini che aumentano il livello di gravità delle loro azioni e che di sicuro devono interrogarsi individualmente e collettivamente sulla propria responsabilità. Senza questo indispensabile passaggio, di centrale importanza insieme alle accoglienze dei centri antiviolenza di tutta Italia, resteranno senza diritti e giustizia donne con lesioni gravi o gravissime o peggio morte ammazzate.

I maltrattamenti portati alla luce (e quelli di cui non abbiamo traccia) hanno precisi responsabili:  uomini che devono interrogarsi individualmente e collettivamente sulle proprie azioni, perchè sia possibile giungere alla consapevolezza che la violenza di genere non ammette giustificazioni, ma solo responsabilità.

Allegato A: manifesto 8 marzo 2017 Link
Allegato B: Rapporto annuale 2016 con i dati rilevati dal Telefono Rosa Link

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