C’è tuttavia anche un’altra storia di Tor Sapienza, quella delle persone che hanno scritto sulla maglietta: scudo umano contro il razzismo. Che è poi la stessa delle famiglie che dopo aver occupato le case hanno pulito le terre abbandonate, creato degli orti didattici, offerto cene al quartiere e animato la sola speranza di futuro che ci resta.

 

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