Arcilesbica dà appuntamento per sabato 21 Febbraio, alle ore 15, per le strade di Sanremo alla manifestazione “Se m’innamoro” per ribadire, insieme a tanti gay
lesbiche trans ed etero, che il vero amore non ha confini e che i peggiori
nemici dell’omosessualità sono gli omosessuali repressi.
La canzone di Povia “Luca era gay”, che abbiamo potuto ascoltare durante la
prima serata del Festival di Sanremo, è fortemente ideologica e omofobica.
_ Rispettiamo tutti i percorsi di vita delle persone reali e tutte le scelte
individuali in merito alla propria esistenza e alla propria affettività.
Per questo dunque rispettiamo quel “Luca” che era gay e oggi serenamente ama una donna, così come rispettiamo “Lucia” che era etero e oggi, altrettanto serenamente, ama una donna.

E, anzi, ricordiamo che per ogni “Luca” che ha avuto esperienze gay e poi ha
scelto di vivere la propria affettività da eterosessuale, ci sono migliaia
di “Luca” e “Lucia” che sono stati educati come eterosessuali e poi hanno
scelto di ascoltare i propri desideri e di vivere serenamente le proprie
relazioni omosessuali.

Tuttavia abbiamo il dovere di intervenire quando un artista sceglie di
restringere il campo e distorcere la realtà raccontando solo un frammento di
una delle milioni di storie che potrebbe raccontare, e{{ in particolare solo
il frammento in cui spiega che l’esperienza omosessuale è stata indotta da
una madre ossessiva e gelosa e da un padre assente e alcolista}}.

Non possiamo lasciare che Povia esprima indisturbato, davanti a milioni di
telespettatori del Festival di Sanremo, falsità e pregiudizi che hanno il
solo scopo di {{spingere molte persone pacifiche e rispettabili al disagio e
al senso di colpa}}.

Abbiamo il dovere di intervenire e dire che lesbiche e gay sanno amare,
possono vivere delle esistenze serene e piene d’amore, anzi piene di
“quell’amore grande per l’eternità” che secondo Povia esiste solo per gli
eterosessuali.

{{}} per aver ricordato, anch’egli dal palco
del Teatro Ariston, che “gli omosessuali sono stati torturati, discriminati,
uccisi soltanto perché amavano un’altra persona”.