Se ne va con Marina Pivetta una grossa parte della nostra anima, la nostra voce quotidiana di donne e femministe. Soprattutto si allontana una amica, una sorella, una  bella persona che credeva profondamente nella nostra storia femminista. Senza di lei nulla avrebbe potuto avviarsi, pensarsi, costruirsi nel nostro percorso per la liberazione di tutte le donne. Marina non si è  mai risparmiata nell’impegno, nell’ascolto, nei rapporti con gli altri, le altre nei decenni della sua militanza. “Il paese delle donne” é  stato con lei un baluardo del sapere e della scrittura di donne, un punto fermo di informazione e condivisione. Ha lottato sempre in ogni occasione e  quando il vento del male l’ha abbracciata, ha messo tutta se stessa per riuscire ad uscire dal tunnel. Pensava soprattutto al dolore che avrebbe procurato ai suoi cari. Con la sua scomparsa sembra spezzarsi o interrompersi un sentiero o affievolirsi la speranza ed acuirsi un dolore profondo

In realtà, le persone che amiamo e che perdiamo, non muoiono mai e sono ovunque noi siamo. Marina ha lasciato un segno incancellabile di sé ed io preferirei ora continuare a scambiare con lei mail, sms, articoli, saluti e pensieri, invece di prendere a botte la sofferenza che prevale in me. Grazie Marina di tutto

Gina di Francesco