Per le vittime di violenza, un “percorso rosa”, che garantisce la massima tutela, e un “codice rosa”, che si aggiunge ai normali codici di triage del pronto soccorso (rosso, giallo, verde, azzurro e bianco) e consente l’immediata attivazione di un’apposita task force composta da magistrati e personale sanitario. A 10 mesi dal protocollo siglato tra la Asl 9 e la Procura della Repubblica di Grosseto, i risultati dell’attività sono stati presentati a “Dire & Fare”.
_ L’esperienza avviata a Grosseto, tra le prime sul territorio nazionale, nasce come risposta al fenomeno della violenza sulle fasce più deboli della popolazione: donne, ma anche minori, anziani, vittime di discriminazioni razziali, religiose, omofobiche.

Il “percorso rosa” assicura assistenza protetta, privacy e incolumità fisica e psichica di chi ha subito violenza, mentre il “codice rosa” determina l’immediata attivazione della task force, che agisce da un lato contro gli autori del reato e dall’altro a sostegno della vittima.

Nei dieci mesi di lavoro, la Task force si è attivata su un totale di 246 codici rosa: 191 maltrattamenti, 7 abusi, 24 casi di stalking, 24 casi pediatrici; con una media di oltre 20 casi al mese.
“L’esperienza di Grosseto – ha commentato l’assessore al diritto alla salute della
Regione Toscana Daniela Scaramuccia – dimostra che è possibile mettere in atto
interventi efficaci per dare assistenza immediata alle vittime, e nello stesso tempo
intervenire tempestivamente sugli autori del reato. Mi auguro che questa esperienza
diventi un modello e possa essere presto replicata in altre città».
A “Dire & Fare” è stato presentato anche un documentario di 10 minuti che illustra
come si svolge il lavoro della task force, e verrà utilizzato per la formazione e
la didattica.

– Fonte: Toscana Notizie